La Nuova Sardegna

Sassari

Le Confraternite puntano al riconoscimento Unesco

di Antonio Meloni
Le Confraternite puntano al riconoscimento Unesco

Custodi dei riti pasquali nei secoli e perciò patrimonio immateriale dell’umanità Palazzo ducale dentro un accordo siglato a Roma, insieme a 25 città italiane

25 marzo 2018
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SASSARI. La settimana santa quest’anno si apre con una novità importante che vede Palazzo ducale dentro un accordo siglato nei giorni scorsi a Roma, insieme a 25 città italiane, per il riconoscimento delle confraternite come patrimonio immateriale dell’umanità.

Le antiche comunità che nei secoli hanno custodito e tramandato i riti pasquali potrebbero presto entrare nella rete denominata “Europassione” al fianco di città portoghesi, spagnole, austriache, rumene, ungheresi, francesi e polacche. Il percorso compiuto a suo tempo dalla comunità gremiale per i Candelieri potrebbe riservare per Sassari un’altra gradita sorpresa.

Lo ha annunciato ieri il sindaco Nicola Sanna presentando in sala Giunta il fitto programma delle celebrazioni previste per il periodo pasquale. Con il primo cittadino c’era anche, per la prima volta, l’arcivescovo Gianfranco Saba, affiancato dal responsabile diocesano per i beni culturali, monsignor Giancarlo Zichi, e dai priori delle cinque confraternite che ogni anno organizzano e promuovono i riti della Settimana santa: Francesco Simola (Santissimi Misteri), Aldo Panzali (Santa Croce), Gian Luigi Arborio (Orazione e Morte), Francesco Carboni (Santissimo Sacramento) e Mario Dau (Servi di Maria).

C’è da dire subito che quella delle confraternite è una realtà poco nota malgrado a loro si debba la conservazione e la prosecuzione nei secoli di riti e sacre rappresentazioni che scandiscono il periodo precedente la Pasqua. Un tema che anche ieri, a Palazzo ducale, è emerso durante gli interventi dei priori quando, con garbo, hanno fatto notare che la città dovrebbe essere più sensibile e partecipe alle iniziative legate all’attività di questi antichi sodalizi.

Un appello subito raccolto e fatto proprio dall’arcivescovo Gian Franco Saba che, introducendo una novità rispetto alla consuetudine, ha proposto loro di partecipare, con gli abiti tradizionali, alla messa crismale che la mattina del giovedì santo si celebra in Duomo. Proposta subito accolta, con favore, dai cinque rappresentanti delle storiche comunità intervenuti all’incontro con la stampa.

«Questa città – ha detto l’arcivescovo Saba – ha un patrimonio molto ricco e credo sia un fatto positivo che le confraternite possano fare insieme un percorso di condivisione come interpreti di quella mistica del popolo che è espressione genuina dell’umanità».

Dal canto suo, in sintonia con i temi del periodo pasquale, monsignor Giancarlo Zichi ha invitato i componenti degli antichi sodalizi all’unione e alla fratellanza, alla comprensione e al reciproco perdono: «Un modo – ha concluso – per celebrare la Pasqua con lo spirito giusto e proseguire il cammino insieme».

Il sindaco Nicola Sanna ha rimarcato l’importanza dell’accordo appena siglato che vede Sassari, con Alghero, Castelsardo, forse anche Iglesias, all’interno di un accordo foriero di novità importanti.

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