sorso
Polizia tra i banchi di scuola per combattere il bullismo
SORSO. La polizia tra i banchi di scuola per combattere il bullismo. Nell’ambito del progetto Blue Box “Web Sicuro -I ragazzi e la rete” si è svolto i giorni scorsi presso l’Istituto Comprensivo di...
28 marzo 2018
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SORSO. La polizia tra i banchi di scuola per combattere il bullismo. Nell’ambito del progetto Blue Box “Web Sicuro -I ragazzi e la rete” si è svolto i giorni scorsi presso l’Istituto Comprensivo di Sorso, con gli alunni delle scuole elementari un ulteriore incontro, che segue quelli del 16 febbraio e 9 del marzo.
L’appuntamento, promosso grazie alla collaborazione tra Polizia di Stato e “Lions Club Sassari Host e Leo Club Sassari Host”, ha visto la partecipazione di una equipe composta da personale dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Sassari e da una psicologa dell’Asl che, hanno riflettuto insieme ai giovani sulle situazioni di disagio che possano dare adito, anche in forma sommersa a episodi di bullismo, cyberbullismo, disagio familiare. Insieme hanno fornito strumenti idonei ai nuovi “nativi digitali” per comprendere la pericolosità di sfide estreme e giochi di ruolo nonché le modalità per accedere in Internet in totale sicurezza. L’obiettivo del progetto “blue box” è quello di stabilire un contatto con le potenziali vittime, per fornire strumenti idonei a comprendere la pericolosità di sfide estreme e giochi di ruolo come la “Blue Whale”, che, facendo leva sul disagio dei giovani possono generare preoccupanti fenomeni di emulazione.
Altro obiettivo è quello di sensibilizzare familiari ed insegnanti a riconoscere eventuali di malessere generale che possono degenerare talvolta in fenomeni di autolesionismo o nel suicidio e, infine quello di fornire informazioni utili per un corretto utilizzo del web.
L’appuntamento, promosso grazie alla collaborazione tra Polizia di Stato e “Lions Club Sassari Host e Leo Club Sassari Host”, ha visto la partecipazione di una equipe composta da personale dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Sassari e da una psicologa dell’Asl che, hanno riflettuto insieme ai giovani sulle situazioni di disagio che possano dare adito, anche in forma sommersa a episodi di bullismo, cyberbullismo, disagio familiare. Insieme hanno fornito strumenti idonei ai nuovi “nativi digitali” per comprendere la pericolosità di sfide estreme e giochi di ruolo nonché le modalità per accedere in Internet in totale sicurezza. L’obiettivo del progetto “blue box” è quello di stabilire un contatto con le potenziali vittime, per fornire strumenti idonei a comprendere la pericolosità di sfide estreme e giochi di ruolo come la “Blue Whale”, che, facendo leva sul disagio dei giovani possono generare preoccupanti fenomeni di emulazione.
Altro obiettivo è quello di sensibilizzare familiari ed insegnanti a riconoscere eventuali di malessere generale che possono degenerare talvolta in fenomeni di autolesionismo o nel suicidio e, infine quello di fornire informazioni utili per un corretto utilizzo del web.