La Nuova Sardegna

Sassari

Nurra a secco, rimonta la protesta

Gli agricoltori: «Assegnate subito le risorse idriche al Consorzio di Bonifica»

29 marzo 2018
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SASSARI. Aut aut degli agricoltori del nord Sardegna alla Regione: o si assegnano subito le risorse idriche al Consorzio di bonifica della Nurra, o dopo Pasqua porteranno in piazza i loro trattori e la rabbia delle campagne. Dopo aver sospeso la mobilitazione programmata lo scorso 26 aprile, le organizzazioni professionali agricole del nord Sardegna (Coldiretti, Cia e Confagricoltura) lanciano un nuovo appello alla Regione: entro la prima settimana di aprile convochi una riunione con le associazioni e il Consorzio di Bonifica della Nurra, e soprattutto comunichi l’assegnazione definitiva delle risorse idriche o una previsione realistica fondata su dati certi. In caso contrario la manifestazione in piazza sarà nuovamente convocata entro la metà di aprile. A provocare questa nuova presa di posizione il fatto che l'autorità di Bacino assegnerà i quantitativi di acqua per le campagne solamente nella terza decade del mese di aprile. Una condizione che non consente al Consorzio di Bonifica della Nurra di garantire l'apertura della stazione irrigua dal 1 aprile, e agli agricoltori di programmare gli investimenti in sementi e colture. Il ritardo nelle assegnazioni delle risorse idriche è del tutto ingiustificato per le associazioni che guidano la protesta: «Grazie alle piogge invernali nei bacini del Temo e del Cuga sono disponibili più dieci milioni di metri cubi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – sostengono – questo avrebbe consentito alla Regione di prevedere con certezza la quota parte di risorse aggiuntive da assegnare al Consorzio di Bonifica, senza attendere la fine di aprile». Già la scorsa settimana gli agricoltori della Nurra avevano prima annunciato e poi sospeso una manifestazione di protesta che si sarebbe dovuta svolgere in piazza d’Italia, a Sassari. Le richieste degli imprenditori agricoli e delle associazioni di categoria sono ben precise: «Chiediamo certezza della risorsa idrica per garantire la stagione irrigua, la revisione del quadro normativo, la situazione delle condotte, il costo dell'acqua, i danni causati dall'ultima siccità e la gestione dei reflui», hanno spiegato nei giorni scorsi, «Il prossimo anno non vogliamo rivivere la stessa crisi del 2017».

Vincenzo Garofalo

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