La Nuova Sardegna

Sassari

Chiusa la strada di accesso a Rebeccu

Ordinanza della Provincia dopo la frana di enormi blocchi calcarei che minaccia l’antico borgo

01 aprile 2018
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BONORVA. La strada provinciale 126 che conduce al borgo medioevale di Rebeccu da ieri mattina è stata chiusa al traffico a causa degli smottamenti e caduta a valle di parte di grossi massi di pietrame calcareo che si sono staccati dal costone roccioso che, con la sua particolare imponenza, domina il noto villaggio medioevale. Un fenomeno che ha interessato un picco calcareo oggetto già nel 2006 di importanti lavori di consolidamento che non hanno impedito comunque lo scivolamento a valle di parti consistenti di materiale. I tecnici dell’ufficio comunale, costatata la situazione di grave pericolo, hanno interessato i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Sassari che, dopo un accurato sopralluogo con i tecnici comunali e della Provincia, hanno segnalato la necessità di interdire, con effetto immediato, il transito di pedoni e animali e ogni altro veicolo, nella strada 126 che, dall’innesto alla provinciale per Bono, consente di arrivare al borgo di Rebeccu. L’amministrazione provinciale ha emesso un’ordinanza di divieto, ripresa dall’amministrazione comunale, che ha provveduto anche a pubblicare un avviso pubblico nel quale avverte che «chiunque voglia recarsi nella borgata potrà accedervi esclusivamente dalla strada vicinale denominata “Sa Costa” (catastalmente Merieri-Pistuddi) ed evidenzia che il transito nella strada vicinale Sa Costa è consentito alle sole autovetture». Il villaggio sarà pertanto raggiungibile passando dalla strada di Sa Costa, oppure dalla strada secondaria di Cantaru Addes, entrambe però non sono in buone condizioni di transitabilità e necessitano d interventi di manutenzione. Lavori che l’amministrazione valuterà nei prossimi giorni. Di ben altra consistenza, importanza e complessità saranno gli interventi per mettere in sicurezza il costone che sovrasta il villaggio, per la cui soluzione, e relativo finanziamento, gli amministratori, subito dopo la pausa pasquale, attiveranno formale richiesta al servizio pianificazione e gestione emergenze della Regione Sardegna, con l’augurio che intervenga con la dovuta urgenza per consentire il riutilizzo della 126 e un facile accesso al borgo che, da qualche giorno è interessato dai lavori di restauro e sistemazione di alcuni immobili di proprietà del Comune, cui seguiranno diversi progetti di sviluppo. Non manca comunque la preoccupazione che le lungaggini e la burocrazia dilatino i tempi di ripristino che limiterebbero o escluderebbero i progetti in itinere studiati per il territorio.

Emidio Muroni

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