La Nuova Sardegna

Sassari

Il centro velico può diventare la base degli sport marinari

di Gavino Masia
Il centro velico può diventare la base degli sport marinari

La struttura che si affaccia nel golfo è da parecchi anni inutilizzata e in stato di totale abbandono Nuvoli (Assovela): «Mai nessuna risposta»: Tinteri (skipper): «Assurdo che non venga utilizzato»

04 aprile 2018
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PORTO TORRES. Si avvicina l’estate e il centro velico continua a rimanere una delle incompiute più datate dell’amministrazione comunale. Anche l’amministrazione del M5S che ha ereditato il centro velico - dopo tre anni - deve ancora decidere concretamente quale sarà la sua futura destinazione d’uso. Ormai è trascorso circa un anno dalla loro intenzione di volere indire una manifestazione di interesse pubblico per gestire l’immobile. Eppure davanti al centro velico c’è un campo di gara ideale dove potersi allenare con tutti i generi di imbarcazioni - vele latine, piccoli optimist, i “470”, catamarani e windsurf - e all’interno del fabbricato ci sono delle stanze che potrebbero essere utilizzate per raccontare gli sport e i mestieri del mare agli studenti.

«Noi avevamo chiesto più volte la struttura nel corso degli anni – ricorda il presidente di Assovela, Associazione vela latina, Lorenzo Nuvoli –, anche in via provvisoria in attesa dell’assegnazione, ma gli amministratori hanno sempre fatto melina perché, a quanto pare, mancavano il collaudo e l’accatastamento».

L’immobile era stato invece assegnato dal commissario prefettizio a una ludoteca e restituito ufficialmente al Comune tredici mesi fa. «La nostra idea della struttura era quella di utilizzare un’aula per l’insegnamento della vela latina – aggiunge Nuvoli – e nel magazzino mostrare i vecchi mestieri del mare attraverso quei pescatori che aggiustano con pazienza e dovizia le maglie delle reti utilizzate per la pesca: nel corridoio, infine, la simulazione dell’armamento delle barche». Diversi velisti auspicavano che quell’immobile vicino alla piccola spiaggia della Renaredda fosse completato per valorizzare gli sport del mare. «Si era parlato di uno scivolo amovibile per permettere il varo delle barche dalla struttura – dice l’ex skipper Mirko Coghene –, preservando la natura, e quelle intenzioni sono rimaste però sempre e solo sulla carta. Il centro velico si trova in posizione ideale perché c’è lo sbocco dello Scoglio Lungo, che ripara dal grecale, e i suoi locali possono essere adibiti per ricoverare le attrezzature e per creare aule didattiche». Dell’incompiuta parla anche il giovane skipper portotorrese che insegna vela a Stintino, Simone Tinteri, e che nel 2016 vinse con l’equipaggio guidato da Mirko Coghene (il “Nautisail Sailing Team”) il campionato zonale di mini altura organizzato dal Club nautico Porto Cervo. «Non può essere – dice Tinteri – che in una città portuale e con una struttura così vicino al mare non venga valorizzata la disciplina della vela: Porto Torres vantava una grossa tradizione nei campi di regata sino a qualche anno fa. Ee da quel centro velico si potrebbe ripartire per creare un movimento e far riavvicinare i giovani». Per ristrutturare l’immobile, bisogna sostituire gli infissi e completare il piano superiore che si affaccia sul Lungomare.

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