La Nuova Sardegna

Sassari

«L’ex Asi non è un poltronificio»

«L’ex Asi non è un poltronificio»

Acciaro (Psd’Az): basta vendette, il Consorzio non è proprietà privata del Pd

04 aprile 2018
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SASSARI. «Il Consorzio industriale provinciale di Sassari è un organismo consortile deputato a creare sviluppo e prospettive per l’intero territorio del Nord Ovest della Sardegna e, pertanto, non può essere relegato a mero poltronificio di una forza politica». L’ultima stoccata arriva dal segretario politico del PSd’Az Gian Carlo Acciaro che fa riferimento «alle accuse incrociate tra organismi espressioni dello stesso partito che, piuttosto che pensare alla crescita e allo sviluppo del Consorzio industriale – scrive in un documento – utilizzano l’importante ente consortile per consumare vendette e regolamenti di conti tra le varie anime della stessa organizzazione partitica. Bisogna ricordare che il Cips non è una “proprietà privata” del Pd, bensì un’istituzione pubblica di interesse territoriale con compiti e competenze finalizzati a favorire la promozione e il rilancio degli agglomerati industriali di Porto Torres, Sassari e Alghero».

Acciaro insiste sul fatto che non abbia alcun senso «parlare di rete metropolitana o di area vasta se alle logiche che dovrebbero partorire un nuovo modello di sviluppo condiviso tra i vari territori, si continuano ad anteporre gli interessi di partito o, peggio ancora, di singoli personaggi, siano essi presidenti, sindaci o consiglieri comunali».

Il segretario del PSd’Az parla di “disagio” «nell’apprendere dalla stampa le vicissitudini che sta attraversando l’ex Asi. Avremmo preferito che si parlasse negli organi d’informazione di maggiori forme di coinvolgimento sulle scelte che il Consorzio ha fatto o si appresta a fare. Avremmo preferito partecipare a dibattiti pubblici per capire e magari dire la nostra sul ruolo del Punto Franco a Porto Torres, la sua ricaduta economica e sociale e su come sarebbe opportuno estenderne la perimetrazione, per una maggior ricaduta nell’intero territorio della Sardegna Nord occidentale; approvvigionamento energetico della rete di metanizzazione. E ancora il riutilizzo delle aree che l’industria di Stato ha l’obbligo di bonificare e le forme di coinvolgimento delle imprese locali nei processi di bonifica dell’area industriale turritana».



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