La Nuova Sardegna

SASSARI. Per consegnare la droga davano appuntamento ai clienti nel loro appartamento nella zona di via Napoli, oppure si spostavano nelle vie limitrofe tra via Catalocchino e via Marsiglia o nei pressi del parco di via Venezia. Lo scambio droga-denaro avveniva velocemente, lontano da occhi indiscreti. O almeno così pensavano Jeff Oyakhire, 19 anni e Esther Isibor, 27 anni, entrambi nigeriani, arrestati i giorni scorsi dai carabinieri del nucleo operativo con l’accusa di aver messo su un supermarket della droga nel loro appartamento. I loro movimenti avevano insospettito diversi abitanti della zona. Il blitz dei carabinieri è scattato durante il lungo weekend di Pasqua, nell’ambito della continua attività antidroga finalizzata a contrastare il fenomeno dello spaccio, con particolare attenzione agli stretti vicoli del centro cittadino e le zone più isolate. Gli investigatori dell’Arma, guidati dal maggiore Fabio Melci, avevano notato da qualche tempo e iniziato a tenere d’occhio l’attività illecita dei due stranieri. I giorni scorsi i carabinieri hanno deciso di intervenire. Nel corso della perquisizione domiciliare, oltre al classico materiale utile al confezionamento dello stupefacente, sono stati rinvenuti dai militari 16 grammi di eroina già suddivisi in singole dosi e un grammo di marijuana. Inoltre, ciò che ha consentito agli investigatori dell’Arma di stabilire che il “commercio” andava avanti già da qualche tempo – anche in modo abbastanza frenetico – è stato il rinvenimento di oltre 5mila euro in contanti. La somma, considerato che i due cittadini stranieri sono disoccupati, è parsa decisamente eccessiva ed è servita a dimostrare che l’attività di spaccio era probabilmente la principale fonte di sostentamento e di illecito guadagno per la coppia. Scattate le manette ai polsi, i due conviventi sono comparsi davanti al Tribunale di Sassari dove, dopo la convalida dell’arresto, è stato disposta nei loro confronti la misura cautelare degli arresti domiciliari in attesa del processo. Per entrambi l’accusa è di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.