Ancora incerta la causa del rogo di Taniga
Tecnici al lavoro. Famiglia di ambulanti in ginocchio: distrutti due camion e tutti gli strumenti di lavoro
07 aprile 2018
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SASSARI. Vanno avanti senza sosta le indagini per determinare le cause del rogo che giovedì pomeriggio nelle campagne di Taniga ha ridotto in cenere il deposito di una famiglia di imprenditori del settore ortofrutticolo.
Le fiamme erano divampate intorno alle 16 divorando due camion e due grandi celle frigo cariche di frutta e verdura, danneggiando parzialmente un altro furgone e gravemente un muletto. Inoltre sono andate perdute tutta una serie di attrezzature come bilance, gazebi, tendaggi e banchetti. In pratica gli strumenti di lavoro dei fratelli Gianni e Gianfranco Rais, che lavorano rispettivamente nei mercati ambulanti e in alcune rivendite a Sassari e Li Punti.
I risultati degli esami sui rilievi effettuati della polizia scientifica e degli ispettori dei vigili del fuoco di Sassari diranno se quello di giovedì si è trattato o meno di un atto doloso.
Durante i primi accertamenti, la vasta estensione del rogo non ha infatti consentito di individuare con precisione l’origine e i motori delle celle frigo, collocati a distanza dalle strutture principali, non hanno mostrato segni apparenti di corto circuito. Sotto a un camion, invece, è stata rinvenuta una tavola in legno in fiamme.
Le squadre dei vigili del fuoco di Sassari erano arrivate nel deposito di Taniga pochissimi minuti dopo che l’allarme era arrivato al 115. E avevano evitato che le fiamme si propagassero ai terreni confinanti, costellati di abitazioni. Compresa quelle dove vivono gli imprenditori, a pochi metri dal cortile dove venivano parcheggiati i mezzi ed erano installare le strutture.
Una colonna di denso fumo nero, visibile a chilometri di distanza, aveva ammorbato tutta la zona facendo scattare attimi di panico tra i residenti della zona che, richiamati da alcuni boati, si erano riversati lungo la strada vicinale per capire che cosa stesse accadendo attorno alle loro abitazioni. (s.sant.)
Le fiamme erano divampate intorno alle 16 divorando due camion e due grandi celle frigo cariche di frutta e verdura, danneggiando parzialmente un altro furgone e gravemente un muletto. Inoltre sono andate perdute tutta una serie di attrezzature come bilance, gazebi, tendaggi e banchetti. In pratica gli strumenti di lavoro dei fratelli Gianni e Gianfranco Rais, che lavorano rispettivamente nei mercati ambulanti e in alcune rivendite a Sassari e Li Punti.
I risultati degli esami sui rilievi effettuati della polizia scientifica e degli ispettori dei vigili del fuoco di Sassari diranno se quello di giovedì si è trattato o meno di un atto doloso.
Durante i primi accertamenti, la vasta estensione del rogo non ha infatti consentito di individuare con precisione l’origine e i motori delle celle frigo, collocati a distanza dalle strutture principali, non hanno mostrato segni apparenti di corto circuito. Sotto a un camion, invece, è stata rinvenuta una tavola in legno in fiamme.
Le squadre dei vigili del fuoco di Sassari erano arrivate nel deposito di Taniga pochissimi minuti dopo che l’allarme era arrivato al 115. E avevano evitato che le fiamme si propagassero ai terreni confinanti, costellati di abitazioni. Compresa quelle dove vivono gli imprenditori, a pochi metri dal cortile dove venivano parcheggiati i mezzi ed erano installare le strutture.
Una colonna di denso fumo nero, visibile a chilometri di distanza, aveva ammorbato tutta la zona facendo scattare attimi di panico tra i residenti della zona che, richiamati da alcuni boati, si erano riversati lungo la strada vicinale per capire che cosa stesse accadendo attorno alle loro abitazioni. (s.sant.)
