La Nuova Sardegna

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la storia 

Tanti sacerdoti partiti da queste colline

di Pietro Simula
Tanti sacerdoti partiti da queste colline

MUROS. Un paese di poche anime, ma che ha nella sua storia molti sacerdoti hanno lasciato il segno oltre i confini comunali. Tra questi Babbai Varsi, parroco a Muros nella prima metà del secolo...

08 aprile 2018
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MUROS. Un paese di poche anime, ma che ha nella sua storia molti sacerdoti hanno lasciato il segno oltre i confini comunali. Tra questi Babbai Varsi, parroco a Muros nella prima metà del secolo scorso. Molti ricordano ancora che nella canonica arrivavano ogni giorno da tutto il circondario contadini e massaie per chiedere a lui una formula, un rimedio o altro, per combattere le malattie che colpivano le proprie colture. Gli è stata dedicata una via e la sua figura campeggia in primo piano su un murale (di Cristian Lubinu) nella via principale insieme a quella di don Renato Loria, suo successore. Don Renato morì a soli 50 anni, dopo aver rivoluzionato la vita sociale e culturale del paese. Cultore di speleologia, archeologia e appassionato di musica sarda coinvolse soprattutto i giovani e mise su una “schola cantorum” che dopo la sua morte divenne Coro Renato Loria, che ha vinto diversi concorsi ed è tutt’ora in auge. Anche a lui è stata dedicata una via oltre al centro culturale. Don Usai, nativo di Muros, è stato parroco di Osilo Santa Vittoria, Ossi e di Ploaghe. Ha conquistato i ploaghesi con la sua umiltà e con la sua bontà d’animo ed è stato attento custode della pinacoteca del canonica Spano. Gli è stato dedicato il centro di aggregazione sociale. Don Giuseppe Manconi, nativo di Muros, parroco emerito della Basilica dei Santi Martiri a Porto Torres, vivente e appassionato cultore della storia della Basilica, cui ha dedicato delle opere. Padre Nicola Tolu, murese, scomparso nel 2008, fu, tra l’altro, commissario di Terra Santa, assistente regionale Ofm, vicario provinciale e poi ministro provinciale.

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