La Nuova Sardegna

Sassari

Consorzio, nel Pd è tutti contro tutti

Si cerca di sterilizzare la discussione nel consiglio comunale di giovedì per evitare la “conta”

10 aprile 2018
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SASSARI. Ore febbrili in casa Dem in attesa del consiglio comunale di giovedì nel quale si dovrebbe discutere la mozione sul futuro del consorzio industriale provinciale.

Il condizionale è d’obbligo. Nonostante la capigruppo dello scorso venerdì abbia deciso il carattere di urgenza del documento presentato dal gruppo consiliare Pd, che chiede al sindaco di silurare il presidente Cip, Pasquale Taula e annullare in autotutela il licenziamento del direttore generale Luigi Pulina e la conseguente nomina del suo successore Salvatore Demontis, i conti per far passare la mozione in aula potrebbero non tornare.

Nello stesso gruppo Dem sarebbero infatti almeno tre i consiglieri intenzionati a non votare la mozione anti-Taula, a cui si aggiungerebbero le probabili uscite dall’aula del gruppo di Città Futura (unico a non aver dato il via libera all’urgenza lo scorso venerdì) e di alcuni dei monogruppo. E una eventuale bocciatura del documento rischierebbe di diventare un clamoroso autogol per i suoi firmatari. D’altra parte però lo scontro all’interno del consorzio ha ormai raggiunto un tale livello che girarsi dall’altra parte risulta impossibile per tutti.

C’è però una “onorevole” via d’uscita che da qualche ora ha fatto la sua comparsa sul tavolo delle trattative. Il presidente Pasquale Taula era infatti stato convocato a Palazzo Ducale lo scorso 15 novembre per un’audizione dalla seconda commissione consiliare, presieduta dal consigliere Pd Salvatore Sanna. Il confronto, a cui era presente anche il dg Pulina, era stato però aggiornato a data da destinarsi visto il gran numero di interventi dei commissari, ma la seconda parte della seduta non era poi mai stata convocata.

Proprio quella seduta sospesa della commissione bilancio potrebbe diventare il luogo giusto dove fare la promessa analisi del conto economico del consorzio provinciale, evitando così la scivolosissima discussione in aula di consiglio, e l’incerto voto finale. Che, qualunque fosse il suo esito, finirebbe per certificare l’ennesima clamorosa spaccatura tra il gruppo Pd e il sindaco Sanna e, probabilmente, all’interno dello stresso gruppo democratico. Una strada stretta che in queste ore si cercherà di imboccare. Se il tentativo fallirà a parlare sarà l’aula, con conseguenze al momento assolutamente imprevedibili. (g.bua)

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