La Nuova Sardegna

Sassari

Boom droga fra i minorenni, l’esperto: «Arrivano al Serd a 13 anni»

Boom droga fra i minorenni, l’esperto: «Arrivano al Serd a 13 anni»

Massimo Diana, responsabile dei centri Assl di Cagliari: «Marijuana sempre più potente, provoca allucinazioni»

12 aprile 2018
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SASSARI. Non fanno uso di una sola droga ma ne provano tante, le alternano, le mischiano per attenuare gli effetti peggiori di ciascuna. In questo modo si illudono di salvarsi da una dipendenza specifica. In realtà il fenomeno del poliabuso di sostanze stupefacenti provoca effetti disastrosi, come spiega Massimo Diana, psichiatra e responsabile dei due Serd della Assl di Cagliari, che formano una delle strutture più grandi d’Italia.

Da 25 anni Diana si occupa di dipendenze e racconta come negli ultimi anni l’età dei consumatori di droga si sia pericolosamente abbassata: «Ci troviamo di fronte ragazzini di 13 anni che fanno abuso di cannabinoidi». E al calo dell’età si accompagna anche una diffusione più democratica: «Sono tante le ragazzine che fumano marijuana e quasi sempre bevono super alcolici».

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Varcano la porta del Serd in tre modi: «Molti arrivano con i genitori, che notano un cambiamento del comportamento e lo attribuiscono all’utilizzo di droghe. Altri devono seguire il percorso indicato dagli specialisti della Neuropsichiatria infantile, con i quali lavoriamo a strettissimo contatto. Altri infine arrivano in seguito a decisione del Tribunale dei minori. Sino a qualche anno fa vedere un minorenne era un fatto eccezionale, ora è molto frequente».

Tra i ragazzini la stragrande maggioranza fuma marijuana: «È il passaggio successivo all’alcol e alle sigarette. Ma i cannabinoidi che consumano i ragazzini sono più potenti e possono provocare conseguenze di tipo psichiatrico, come allucinazioni o episodi di schizofrenia, più frequenti se c’è familiarità. È un problema di enorme portata, perché che la cannabis è diffusissima: una recente ricerca del dipartimento nazionale politiche antidroga ha dimostrato che oltre l’80% dei ragazzi tra i14 e i 30 anni fa uso di cannabinoidi, il 65 in maniera frequente. E quasi sempre si tratta della porta d’ingresso per altro, come le pasticche o sostanze varie che assumono alla cieca, senza sapere di che cosa si tratti».

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Diana conferma anche l’aumento del consumo di cocaina tra i più giovani, anche per via del calo dei prezzi: «In generale dove si beve tanto c’è anche un grande giro di cocaina, che compensa l’effetto depressivo provocato dall’alcol. Non a caso dalle analisi delle acque reflue è venuto fuori che Cagliari e Nuoro sono due delle città d’Italia in cui è più alto il consumo di cocaina».

E l’eroina? «Ce n’è tantissima, come un fiume sotterraneo inesauribile. E costa pochissimo, una dose 5 euro come uno spinello. Non è diffusa tra i minorenni. Ma tra i giovani sì: inizialmente la fumano, poi quando il fisico si abitua e non si ottiene più l’effetto voluto, fanno il salto con l’iniezione in vena». (si. sa.)


 

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