La Nuova Sardegna

Sassari

Morta in ludoteca, oggi l’esame autoptico

Alghero, la Procura apre un’inchiesta per stabilire le cause del decesso della 27enne Stefania Salis

13 aprile 2018
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ALGHERO. Sarà eseguito stamattina nell’istituto di patologia forense dell’università di Sassari l’esame autoptico per stabilire le cause della morte di Stefania Salis, l’algherese di 27 anni, morta domenica sera all’interno di una ludoteca algherese in cui la giovane lavorava come educatrice.

Il sostituto procuratore Paolo Piras ieri a fine mattinata ha incontrato in Procura i familiari della vittima che al momento non hanno sporto denuncia, ma semplicemente chiesto che venga fatta chiarezza sull’accaduto. È stata la magistratura ad aprire un fascicolo d’ufficio - al momento senza indagati - per fare piena luce su una morte che al momento appare strana. La tragedia si era consumata domenica a tarda sera. Stefania si trovava all’interno del capannone che in località Ungias-Galanté ospita il “Salta-Salta”, un parco giochi molto frequentato soprattutto in occasione di compleanni e feste di bambini. La giovane soffriva di crisi di epilessia ma prendeva regolarmente i farmaci. Domenica doveva fare la chiusura. Per questo, dopo che tutti i bambini e i genitori erano andati via, era rimasta da sola nel locale. Intorno alle 22 il fidanzato era andato a prenderla in via degli Artigiani, a Galantè. Non vedendola uscire, si era preoccupato, ed era andato a cercarla e aveva trovato il suo corpo senza vita. La 27enne potrebbe essere stata colta da un malore improvviso. Una tragedia immensa, che ha suscitato grandissima commozione ad Alghero. Non solo per la sua età, 27 anni ancora da compiere, ma anche e soprattutto perché è impossibile trovare qualcuno che non la ricordi col sorriso sulle labbra. Solare, allegra, ottimista, piena di entusiasmo, Stefania Salis è l’ultima di tre figlie e la sua è una famiglia molto numerosa e molto unita.

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