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Sassari

Sassari, ausiliari all’osso in ospedale e l’assistenza ai malati va in tilt

Paoletta Farina
Sassari, ausiliari all’osso in ospedale e l’assistenza ai malati va in tilt

Ore di attesa per i trasferimenti dei pazienti tra i reparti, rifiuti accumulati nei corridoi, pulizie ridotte Il taglio di 30mila ore annue del servizio previsto dal nuovo appalto causa disagi a degenti e personale

14 aprile 2018
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SASSARI. Pazienti che devono aspettare ore per essere trasferiti da un reparto all’altro o accompagnati al bagno, sacchi dei rifiuti che si accumulano nelle corsie e invadono gli ascensori, perché vengono ritirato solo una volta al giorno, pulizie ridotte. Incominciano a venire i nodi al pettine del nuovo appalto per i servizi di assistenza nei reparti dell’ospedale Santissima Annunziata. Il taglio draconiano di 30mila ore annue del lavoro precedentemente svolto dagli ausiliari sta mandando in tilt la qualità dell’assistenza, oltre a costringere il personale a girare come una trottola durante i turni per assolvere a tutte le incombenze.

I sindacati, alla firma dell’accordo avvenuta alla fine di marzo con l’Azienda ospedaliera universitaria e la cooperativa Seriana2000 subentrata all’Elleuno, l’avevano detto che la nuova organizzazione del lavoro avrebbe comportato disagi per l’utenza e difficoltà di gestione per i lavoratori. Cosa che puntualmente si è verificata. E che è certificata dai numeri. Attualmente gli ausiliari si trovano a gestire da soli trenta degenti durante l’orario di lavoro mentre nella precedente organizzazione erano in due o tre. In una quindicina di reparti che trattano pazienti gravi e anziani, come la geriatria, la medicina d’urgenza e l’Obi (l’osservazione breve intensiva) e ancora la terapia intensiva della cardiologia, ogni giorno è una corsa contro il tempo per attendere a tutti i compiti, compreso il rifacimento dei letti o la preparazione delle colazioni, e alle necessità urgenti dei malati.

Una situazione che è subito balzata agli occhi di ricoverati e famiglie tra cui stanno crescendo le proteste. Un malato che doveva essere trasferito dal reparto ha dovuto attendere quasi sei ore perché non c’erano ausiliari disponibili per il barellaggio e l’accompagnamento. Per non parlare del servizio di trasporto di prelievi dalle corsie e dal pronto soccorso al laboratorio di analisi di via Monte Grappa. Con il vecchio appalto Elleuno erano impiegati cinque addetti, ora una squadra volante di tre persone deve assicurare il servizio insieme con altre prestazioni. E quando durante la notte ci sono anche sessanta chiamate per la consegna ai laboratori delle provette, quando tra gli esami richiesti ci sono quelli per pazienti con un sospetto infarto in corso, la macchina si deve mettere in moto con celerità ma se il personale manca, ritardi e difficoltà diventano all’ordine del giorno.

C’è poi il discorso delle pulizie. L’Elleuno svolgeva il servizio per tutto l’ospedale, con il cambio d’appalto è stato scorporato e se ne occupa una cooperativa diversa da Seriana 2000 che ha ridotto il ritiro giornaliero dei rifiuti e la ripulitura delle camere. La logica doveva essere quella di liberare gli ausiliari da un compito per poter svolgere meglio le altre mansioni. Ma non è andata così. E intanto non ci sono stati nemmeno risparmi sui costi.

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