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I nuovi barracelli si presentano al paese

I nuovi barracelli si presentano al paese

OSILO . Non una squadra di “sceriffi” in campo per difendere a muso duro legge e ordine, in un Far West che peraltro non esiste. Un gruppo di volontari a sostegno della comunità, piuttosto, il cui...

14 aprile 2018
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OSILO . Non una squadra di “sceriffi” in campo per difendere a muso duro legge e ordine, in un Far West che peraltro non esiste. Un gruppo di volontari a sostegno della comunità, piuttosto, il cui intento principale vuole essere quello di collaborare e persuadere al rispetto delle regole di convivenza.

È l’immagine è emersa dall’incontro di presentazione della Compagnia barracellare, istituita a Osilo nel periodo scorso. «Conosciamo bene le dinamiche del paese – ha detto il capitano, Enzo Mammarella – così come conosciamo i rapporti e gli equilibri nelle campagne, per i quali avremo il massimo rispetto». «Osilo non ha grandi problemi di illegalità nelle campagne - ha precisato il sindaco, Giovanni Ligios - seppure comportamenti sanzionabili siano a volte rilevabili. Ma il ruolo dei barracelli - ha aggiunto il sindaco - soprattutto nel primo periodo, sarà quello di informare e convincere al rispetto delle norme». Quelle norme che regolano, ad esempio, le discariche abusive, il randagismo, le siepi che invadono le strade vicinali e che dovrebbe essere cura dei frontisti tenere sotto controllo, gli sconfinamenti del bestiame. E poi c’è il versante della tutela della proprietà privata, delle aziende agro-pastorali in particolare, oltre che delle case dell’agro.

«Negli altri comuni vige l’obbligo di associarsi alla compagnia barracellare – ha sottolineato Enzo Mammarella – da noi no, l’adesione sarà volontaria, per una precisa scelta che abbiamo condiviso con l’amministrazione comunale». Dovranno essere i proprietari delle aziende a convincersi, col tempo, della opportunità e della convenienza ad associarsi. Intanto perché un servizio di vigilanza può sempre tornare utile, poi perché la quota associativa sarà comunque modesta, e ancora, perché l’associazione comprende una assicurazione che copre i danneggiamenti in caso di effrazione, mentre per quanto riguarda i furti, è più facile ottenere il rimborso dalla propria assicurazione se si è in grado di dimostrare l’adesione ad un istituto di vigilanza o alla compagnia barracellare. Il pubblico presente ha mostrato di apprezzare l’impostazione che si intende dare alla Compagnia, anche perché è stato sostenuto, «i barraceli dovranno avere la capacità di immedesimarsi nelle situazioni concrete». Nel caso, l’esempio portato era quello di uno sconfinamento dovuto non a negligenza dell’allevatore, ma al fatto che spesso e volentieri le recinzioni vengono abbattute dai cinghiali, senza che l’interessato abbia avuto il tempo e il modo per rendersene conto. Giovanni Ligios, Enzo Mammarella e l’assessore all’agricoltura, Leonardo Pulinas, hanno rassicurato sul tipo di atteggiamento che i barraceli sapranno adottare. «Di certo non intendiamo finanziarci con le contravvenzioni», ha precisato il capitano Mammarella. Ma una educazione al rispetto delle norme, questo sì, che passerà inizialmente per il confronto e la persuasione, ma che potrà trasformarsi in sanzione di fronte a comportamenti reiterati.

Mario Bonu

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