La Nuova Sardegna

OZIERI. Un problema non solo “da grandi” ma che coinvolge anche i ragazzi quello della violenza di genere: è quanto emerso dagli incontri del progetto “No rispetto-no amore” promossi nelle scuole superiori di Ozieri dal servizio Spazio Donna del centro Lares del Plus del distretto sanitario gestito dal Consorzio Network Etico. Il programma ha coinvolto gli studenti di tre prime classi dell’istituto superiore Enrico Fermi nelle sedi di Ozieri e Bono e si è caratterizzato soprattutto come iniziativa di prevenzione, nell’ottica della promozione di relazioni affettive basate sull’empatia e sul rispetto: temi che possono avere una presa maggiore sui ragazzi più giovani. Il percorso è iniziato con una serie di incontri preliminari (promossi con la collaborazione della dirigenza d’istituto, con i docenti referenti e con la dottoressa Duras del Cic) dai quali è emerso come il tema della violenza di genere coinvolga anche le giovani coppie. Infatti, si parla di teen dating violence, ovvero di violenza all’interno di una relazione di coppia tra adolescenti. Una violenza che forse è anche più subdola di quella prettamente fisica, perché non si esplicita solamente tramite l’aggressione ma può comprendere anche comportamenti perpetrati attraverso le nuove tecnologie (la cosiddetta dating violence, appunto) che comprendono, per esempio, comportamenti anomali come infastidire ripetutamente il partner (o ex, o presunto) con l’invio on-line di messaggi o immagini sessuali. «Il 10,1 per cento dei più di 1500 adolescenti intervistati da Telefono Azzurro e Doxa (dati 2014) – riferiscono dallo Spazio Donna – dichiara di conoscere qualcuno il/la cui partner ha minacciato di postare in rete foto o video privati se non avesse fatto ciò che gli/le veniva chiesto. Atti aggressivi, le cui conseguenze di sono bassa autostima, perdita di interesse per ciò che accade in famiglia, a scuola o negli altri contesti di vita, problemi di memoria e concentrazione». (b.m.)