La Nuova Sardegna

Sassari

Tornano gli incendiari due automobili in fiamme

di Gavino Masia
Tornano gli incendiari due automobili in fiamme

Distrutti nella notte in via dei Ginepri i mezzi di un operaio e di un carabiniere  Una telecamera di sorveglianza avrebbe ripreso l’autore dell’attentato

14 aprile 2018
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PORTO TORRES. Non è durata neanche un mese la tregua dai malviventi che incendiano le auto dei cittadini creando panico e tanta preoccupazione tra la popolazione. Alle 2 e 10 di ieri gli incendiari sono rientrati in azione nel quartiere di Serra Li Pozzi, in via dei Ginepri, cospargendo di benzina una Fiat Bravo di proprietà di un carabiniere e la Citroen C4 di un operaio.

Un doppio misterioso attentato incendiario su cui stanno indagando i militari al comando del capitano Romolo Mastrolia. A quanto pare gli accertamenti condotti ieri dai carabinieri – sia attraverso le telecamere presenti nella zona e sia alcune testimonianze dirette – hanno permesso di individuare un sospettato la cui posizione è ora al vaglio degli inquirenti. I primi attentanti del 2018 sono cominciati proprio dal quartiere periferico, con le fiamme che avevano distrutto le auto di un pizzaiolo e di suo padre parcheggiate nella strada vicino all’abitazione. Altra incendio doloso aveva invece distrutto una Lancia Ypsilon parcheggiata in via Pertini, nel quartiere residenziale della C12, e solo l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres aveva evitato che il fuoco coinvolgesse altre auto. In quel caso sono stati i vicini di casa della palazzina dove vive il proprietario a dare l’allarme. L’ultimo attentato, cronologicamente parlando, nella centralissima via Sassari ai danni di un furgone Fiat Ducato di proprietà di una casalinga e utilizzato per lavoro dal figlio pescatore. Il fuoco era partito dalle gomme del furgone, alimentato a gasolio, e le fiamme si sono poi propagate verso la finestra dell'abitazione di fronte alla strada, danneggiando anche parte della facciata. Atti dolosi che per coincidenza sono compiuti in piena notte e in diversi punti del territorio, cercando di eludere il poco controllo umano anche causa della scarsità di personale e mezzi messi a disposizione delle forze dell’ordine. Per quel che riguarda i tanti auspicati controlli elettronici, invece, è calato il silenzio sul finanziamento regionale di 120mila euro al Comune relativo alle “Reti per la sicurezza del cittadino e del territorio”. Il sindaco Sean Wheeler aveva detto qualche mese fa che le procedure erano state già avviate e la stessa amministrazione, attraverso la struttura tecnica, stava valutando se aderire a una convenzione Consip per la fornitura di sistemi di videosorveglianza e servizi connessi per evitare la più lunga procedura di gara d’appalto. Il problema è che gli attentatori incendiari continuano impunemente a distruggere le auto dei cittadini.

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