La Nuova Sardegna

Sassari

Brucia tre auto e ne ruba due

di Gavino Masia
Brucia tre auto e ne ruba due

Incendiario di 28 anni arrestato in flagranza dai carabinieri dopo un inseguimento per le campagne

15 aprile 2018
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PORTO TORRES. A distanza di 24 ore i carabinieri hanno individuato l’attentatore che alle 2,10 di venerdì notte ha appiccato il fuoco a due automobili parcheggiate nel quartiere di Serra Li Pozzi. Si tratta del portotorrese Andrea Pintadu, 28 anni, che ora dovrà rispondere dei reati di furto aggravato, incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice del Tribunale di Sassari ha già convalidato l’arresto effettuato in flagranza di reato e ha disposto per Pintadu gli arresti domiciliari.

Il giovane - che ha diversi precedenti - aveva cercato di sfuggire all’inseguimento dei militari con una fuga rocambolesca tra la città e le campagne della Romangia - dopo aver completamente distrutto con un incendio (innescato con la benzina) una Fiat Bravo di proprietà di un carabiniere e una Citroen C4 di un operaio in via dei Ginepri. Poi, con una Fiat Multipla rubata si era diretto verso la periferia di Sorso. Nella città romangina ha cercato di far perdere le proprie tracce agli inseguitori incendiando anche l’auto rubata qualche ora prima a Sennori per raggiungere Porto Torres, quindi si è impossessato di un’altra auto per tornare di nuovo a Sennori dove probabilmente contava di poter trovare qualche appoggio. Nell’abitato sennorese si è però dato alla fuga a piedi - dopo aver visto i carabinieri - correndo in mezzo alla campagne per poter cercare di raggiungere la propria abitazione. Il rastrellamento dei carabinieri della compagnia mdi Porto Torres, al comando del capitano Romolo Mastrolia, ha dato i suoi frutti proprio mentre Pintadu tentava di raggiungere casa per cercare di cambiarsi gli abiti utilizzati durante la notte.

A nulla sono valse le giustificazioni del giovane alle domande dei militari, che non hanno creduto per niente al suo racconto notturno e lo hanno accompagnato nella caserma di via Antonelli per completare gli accertamenti. L’intervento dei carabinieri era cominciato in via dei Ginepri e qui - una volta messa in sicurezza l’area - i militari hanno sentito le testimonianze di due giovani passanti che hanno confermato di aver visto il piromane mentre si allontanava dalle vetture dove era partito il rogo. Visionate le immagini delle telecamere installate da privati nel quartiere residenziale, i militari hanno subito sviluppato l’attività investigativa. Si tratta del primo arresto in flagranza di reato dopo anni costellati da atti incendiari dolosi che hanno funestato il territorio comunale. Dai primi che avevano interessato automobili di proprietà di amministratori comunali ai tanti altri ancora commessi ai danni di cittadini comuni che si svegliano in piena notte con la loro vettura distrutta dalle fiamme. Sulla questione sicurezza si era interessato più volte anche il consiglio comunale, all’indomani di attentati incendiari accaduti in varie zone della città, che aveva trovato unanimità di consensi ieri nell’ordine del giorno proposto da otto consiglieri dell’opposizione. Più volte era stata sollecitata l’installazione delle telecamere (già finanziate) ma l’operazione non è stata ancora attuata.

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