l’eccellenza
I formaggi della coop volano negli Usa
MORES. Quasi nove milioni di litri di latte lavorati ogni anno, con punte di 15 milioni nelle annate migliori, un fatturato di 9 milioni di euro, 46 addetti di cui nove fissi e i restanti stagionali,...
15 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA
MORES. Quasi nove milioni di litri di latte lavorati ogni anno, con punte di 15 milioni nelle annate migliori, un fatturato di 9 milioni di euro, 46 addetti di cui nove fissi e i restanti stagionali, duecento soci: questi i numeri della cooperativa agricola Allevatori di Mores, sicuramente la realtà produttiva più eminente del piccolo comune del Logudoro e una delle più importanti del territorio. Nella sua sede a pochi passi dal centro del paese (alla quale si aggiunge un magazzino di stoccaggio in periferia), la cooperativa produce ogni giorno prodotti genuini e conosciuti in tutta la Sardegna, e non solo. In primo luogo la ricotta, vero simbolo della produzione agropastorale locale, nelle due varianti “gentile” e mustia, poi il pecorino romano, esportato anche negli Stati Uniti, la caciotta Isola Bianca, il caciottone Moras, i formaggi Sartigliano e Monte Acuto Doc. Produzioni di eccellenza che giungono nelle tavole dei sardi tramite la commercializzazione nei negozi e nella grande distribuzione e che sono il frutto di una tradizione che viene da lontano e che è diventata realtà produttiva nel 1951, anno di fondazione della cooperativa alla quale ogni giorno conferiscono allevatori del Logudoro, della Nurra e anche della Gallura. «Fra tre anni la cooperativa festeggerà il suo settantesimo anno di attività – dice Gian Mario Canu, pattadese d’origine, al suo terzo mandato da presidente – e per quella data stiamo ideando un nuovo prodotto: un formaggio “riserva” che intendiamo creare quest’anno per dargli tre anni di stagionatura. Credo sia il modo migliore per celebrare la gloriosa storia della cooperativa». (b.m.)