La Nuova Sardegna

Sassari

Ricorsi e denunce: a Sorso bufera sulle case popolari

di Salvatore Santoni

Ancora ferma la graduatoria definitiva per l’assegnazione di sette appartamenti Il Comune: «Mancano solo le ultime verifiche». Roggio (Pd): «Ritardi inspiegabili»

17 aprile 2018
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SORSO. Due ricorsi, già cassati, sono arrivati ai servizi sociali del Comune. Altri direttamente ad Area. E almeno quattro denunce sono state presentate in caserma. Quanto basta per dire che sull’assegnazione delle nuove case popolari è scoppiata una bufera. La palazzina di Area costruita in via Puggioni ospita sette appartamenti pronti per essere consegnati ma la graduatoria stenta ad arrivare. Ieri era previsto un incontro per valutare insieme agli assegnatari le planimetrie degli appartamenti ma l’appuntamento è stato rinviato a data da destinarsi. Le lungaggini nell’assegnazione ai beneficiari fanno insorgere anche la minoranza del Pd: «La graduatoria è pronta da due settimane: manca soltanto una firma».

Ricorsi e esposti. Le avvisaglie dopo la graduatoria provvisoria, a metà febbraio. Mentre il clima si è infuocato dopo l’estrazione dei beneficiari a pari punti, avvenuta due settimane fa: è scattata una serie di ricorsi, denunce e più in generale segnalazioni. Che sono arrivati in Comune, negli uffici di Area e in caserma. Tutti molto generici e ma molto concordi nel denunciare presunte irregolarità nella graduatoria. Ora i militari di Sorso, guidati dal comandante Alessandro Masala, hanno avviato le indagini per cercare di fare luce sulla vicenda e capire se la documentazione risulta in ordine.

Sabbie mobili. La procedura per la formazione della graduatoria va avanti da circa un anno e mezzo. «Ricordo le grosse difficoltà – spiega in una nota il vicecapogruppo del Pd, Michele Roggio – con Area che contestava formalmente i ritardi nell’assegnazione delle abitazioni e l’amministrazione completamente incartata dietro alle successive dimissioni dei componenti della prima commissione». Il traguardo sembrava a portata di mano ma qualcosa è andato storto. E negli ultimi due mesi la procedura è stata risucchiata nelle sabbie mobili della burocrazia. «Ai servizi sociali – riprende il vicecapogruppo del Pd – ho potuto apprendere, non senza stupore, che sulla scrivania dei loro uffici giace da qualche settimana, e inspiegabilmente ferma, la graduatoria definitiva degli assegnatari, pronta per essere pubblicata. Una banale formalità, ma che di fatto impedisce la materiale consegna delle chiavi ai legittimi beneficiari».

«Manca poco». In Comune si lavora per chiudere la partita della graduatoria prima possibile. «La determina è pronta – spiega il consigliere delegato alle Politiche sociali, Gianni Tilocca –. La responsabile del servizio ha chiesto alla commissione di effettuare le ultime verifiche sulle dichiarazioni personali. La tempistica per la firma della graduatoria è quindi legata a queste operazioni». Gli fa eco anche il primo cittadino, Giuseppe Morghen: «Gli uffici stanno lavorando alle ultime verifiche. Si tratta infatti di dichiarazioni rese in regime di autocertificazione che vanno esaminate attentamente. In ogni caso il lavoro è quasi terminato e quindi la graduatoria definitiva verrà pubblicata in tempi brevissimi, mi dicono entro un paio di giorni».

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