Morghen si difende davanti al gup
di Salvatore Santoni
Il sindaco di Sorso: «Ecco come venivano utilizzati i fondi del servizio civico»
19 aprile 2018
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SORSO. Il sindaco Giuseppe Morghen si è presentato davanti al gup di Sassari nell’udienza preliminare relativa ai presunti abusi nel servizio civico del Comune di Sorso. Il primo cittadino si è sottoposto all’esame della difesa – è assistito dall’avvocato Nicola Lucchi – e ha risposto ad alcune domande del giudice Michele Contini.
Il sindaco ha fornito una giustificazione su come venivano utilizzati i fondi del servizio civico, spiegando che lo strumento destinato alle estreme povertà contava non soltanto sui fondi regionali, ma veniva finanziato anche con quelli comunali. Giuseppe Morghen ha inoltre spiegato che il contributo del servizio civico veniva accordato a tutti i nominativi che presentavano richiesta. Durante l’udienza ha parlato anche l’ex assessore Angelo Agostino Spanu, che ha reso dichiarazioni spontanee e depositato le sue memorie difensive. Il caso era emerso con un’inchiesta della Procura avviata nel 2016 dal sostituto procuratore Cristina Carunchio dopo un esposto presentato dal consigliere comunale Michele Cossu. Inchiesta che si era chiusa con le richieste di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio a carico del sindaco Giuseppe Morghen e altre quattro persone: l’ex dirigente Pietro Nurra; l’ex responsabile dei servizi sociali, Bonaria Mameli; l’ex segretario comunale, Walter Enzo Marchetiello; e l’ex assessore alle Politiche sociali, Angelo Agostino Spanu. Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale favorendo alcune persone e creando una spesa extra a carico delle casse comunali quantificata in circa 100mila euro. La discussione sulla richiesta di rinvio a giudizio si svolgerà nell’udienza fissata per il 2 ottobre.
Il sindaco ha fornito una giustificazione su come venivano utilizzati i fondi del servizio civico, spiegando che lo strumento destinato alle estreme povertà contava non soltanto sui fondi regionali, ma veniva finanziato anche con quelli comunali. Giuseppe Morghen ha inoltre spiegato che il contributo del servizio civico veniva accordato a tutti i nominativi che presentavano richiesta. Durante l’udienza ha parlato anche l’ex assessore Angelo Agostino Spanu, che ha reso dichiarazioni spontanee e depositato le sue memorie difensive. Il caso era emerso con un’inchiesta della Procura avviata nel 2016 dal sostituto procuratore Cristina Carunchio dopo un esposto presentato dal consigliere comunale Michele Cossu. Inchiesta che si era chiusa con le richieste di rinvio a giudizio per abuso d’ufficio a carico del sindaco Giuseppe Morghen e altre quattro persone: l’ex dirigente Pietro Nurra; l’ex responsabile dei servizi sociali, Bonaria Mameli; l’ex segretario comunale, Walter Enzo Marchetiello; e l’ex assessore alle Politiche sociali, Angelo Agostino Spanu. Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale favorendo alcune persone e creando una spesa extra a carico delle casse comunali quantificata in circa 100mila euro. La discussione sulla richiesta di rinvio a giudizio si svolgerà nell’udienza fissata per il 2 ottobre.
