La Nuova Sardegna

Sassari

Tregua armata nel Pd segreterie in campo per incollare i cocci

di Giovanni Bua
Tregua armata nel Pd segreterie in campo per incollare i cocci

Mediazione di Cordedda dopo la spaccatura sul Consorzio Congelate dimissioni e “rappresaglie” tra le correnti in lotta

20 aprile 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Niente dimissioni, niente esternazioni, niente liti. Almeno per ora. Il partito democratico prova a rimettere insieme i cocci dopo il devastante scontro in aula di martedì, con il gruppo Dem spaccato in due (o tre) che ha prima emendato e poi bocciato la sua stessa mozione sul consorzio industriale provinciale. Troppo alto il livello dello scontro, e non solo per le parole grosse volate durante il consiglio, ma per la manifestazione plastica della frammentazione del partito uscita per una volta dai retroscena e dalle stanze chiuse e andata in diretta streaming.

Abbastanza per convincere il segretario provinciale del Pd Gianpiero Cordedda a bloccare sul nascere tutte le ipotesi di rappresaglia allo studio dei contendenti. Niente dimissioni degli assessori, tanto per iniziare, con il vicesindaco Fabio Pinna che ieri sera si è presentato alla programmata riunione di giunta con tutti i suoi colleghi, nella quale ci si è ben guardati dal parlare del consorzio industriale. Niente conferenza stampa del capogruppo Carla Fundoni, che sembrava avesse intenzione di spiegare le ragioni della clamorosa rottura, e tenere il punto sulla linea scelta da parte del gruppo Dem. Niente forzature da parte del sindaco, che proprio del comportamento della capogruppo sembrava intenzionato a chiedere conto. Non è il momento di lavare i panni sporchi in pubblico, men che mai con una delicatissima assemblea regionale alle porte.

Non che questo calmi gli animi. I vari gruppi Pd sono infatti in riunione semi permanente. L’altro ieri si sono visti i consiglieri d’area Spissu-Lai. Ieri invece è stata la volta del gruppo dei “manchiani” Taras. Pala e Ghi, inizialmente firmatari della mozione anti-Taula ma poi smarcatisi durante il furioso dibattito e autori, con Pala, dell’emendamento (approvato con l’appoggio di monogruppo e civiche) che proponeva di portare tutta la faccenda in una commissione speciale da istituire ad hoc.

«Ci siamo inseriti nella discussione sul Cip – spiegano – senza avere la pretesa di emettere una condanna nei confronti di chicchessia ma perché abbiamo a cuore il futuro di un importante ente strumentale e strategico per il nord ovest dell’isola. Per questo motivo prendere le distanze in aula da certe posizioni estreme è stato per noi naturale. La nostra priorità su questa mozione è sempre stata e resterà il bisogno di entrare nel merito della critica situazione che attraversa ormai da tempo il Consorzio. Con rammarico però constatiamo che parte di questa maggioranza, compresi chi la guida e chi dovrebbe avere un ruolo di imparzialità in consiglio, abbia preferito arroccarsi sulle proprie posizioni e non lavorare nel merito al sevizio della collettività».

Sul consorzio torna anche il vicecapogruppo del Pd Giuseppe Masala, uno dei più duri in aula nella replica «per fatto personale» al sindaco Sanna. «Il dibattito di martedì – spiega – ha reso chiare ed evidenti le questioni che avevamo sollevato in merito alla gestione del Cip. Abbiamo dato disponibilità ad una mediazione a tutela dei lavoratori e per bloccare la preoccupante deriva che abbiamo denunciato pubblicamente, mediazione che non è stata accettata e che chiedeva al sindaco di assumere direttamente la guida del consorzio confermando fiducia nei suoi confronti. È compito del sindaco tenere unita la sua maggioranza e già dalla prima votazione avrebbe dovuto lavorare per l’unita tenendo in considerazione le proposte maggioritarie nel gruppo del Pd. Non abbiamo voluto votare una soluzione annacquata e inefficace rispetto alle preoccupazione e mortificante nei confronti del consiglio che è unica sede della trasparenza della gestione pubblica».

Posizioni lontane, che ben rendono quanto è profonda la frattura tra i Dem. Ma è proprio sul consorzio e sul suo futuro che si potrebbe costruire una possibile mediazione. Che però dovrà avvenire inevitabilmente a livello regionale. A Palazzo Ducale intanto ci si lecca le ferite. E si cerca di capire come e se sarà possibile andare avanti.

In Primo Piano
Amministrative

L’annuncio di Massimo Zedda: «Anche Azione mi sosterrà con una lista». I 5 Stelle: «Subito un chiarimento»

di Umberto Aime

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative