La Nuova Sardegna

Sassari

«In difesa dei diritti ma senza un euro»

di Luca Fiori

Appello della consigliera di parità durante la relazione annuale: fateci usare i fondi stanziati per noi

21 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. «Abbiamo 140mila euro di fondi provinciali che non possiamo toccare per i soliti intoppi burocratici, in questo modo ci viene impedito di esercitare la nostra funzione primaria che è quella di difendere i lavoratori». La denuncia - e l’appello a sbloccare una situazione divenuta paradossale - è arrivata ieri mattina dalla consigliera di parità Maria Antonietta Sale e dalla consigliera supplente Sandra Manca, durante l’incontro pubblico per la presentazione del bilancio dell’attività 2017 dell’organo che opera per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per garantire la parità di trattamento e di opportunità tra uomini e donne nel lavoro. «Il nostro compito - hanno spiegato ieri mattina nella sala Angioy le due consigliere di parità - è quello rilevare e contrastare le discriminazioni e i comportamenti pregiudizievoli in ragione del sesso che si possono verificare nella formazione, nell’accesso al lavoro, nei percorsi di carriera o in altri ambiti. Senza la possibilità di difendere legalmente i lavoratori - hanno aggiunto le due donne - o di poter istituire ad esempio una borsa di studio perdiamo un po’ della nostra forza». Ieri mattina le consigliere di parità hanno fatto il punto su alcuni delle battaglie sindacali che hanno visto l’organismo schierato accanto alle lavoratrici. Battaglie che molto spesso si sono concluse con la sconfitta dell’ente o dell’azienda, come nel caso della lavoratrice bancaria licenziata dopo contratto di apprendistato a causa di una gravidanza. «L’impiegata - è stato detto ieri mattina - ha vinto la causa ed è stata reintegrata nel posto di lavoro e ha ricevuto indennizzo per le annualità pregresse». L’intervento della consigliera di parità è stato utilissimo anche in un caso di stalking per diffidare dall’avvicinarsi in ospedale un soggetto che aveva preso di mira una dottoressa del Santissima Annunziata.

L’appuntamento di ieri mattina è stato arricchito dagli interventi di vari esponenti delle istituzioni. Il prefetto Giuseppe Marani ha assicurato che le istituzioni faranno la loro parte per combattere qualsiasi fenomeno che penalizzi le lavoratrici donne, mentre il direttore generale dell’Aou Antonio D’Urso ha colto l’occasione per annunciare che l’azienda sanitaria ha finalmente dato vita al suo Cug, il comitato unico di garanzia per le pari opportunità. Sono intervenuti anche rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, dell’università e degli avvocati del foro di Sassari.

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative