La Nuova Sardegna

Sassari

Camion contro un palazzo a Sassari, il pm contesta il tentato omicidio

Camion contro un palazzo a Sassari, il pm contesta il tentato omicidio

Gavino e Luca Simola, padre e figlio di 57 e 23 anni, restano in carcere a Bancali

22 aprile 2018
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SASSARI. Gavino e Luca Simola, padre e figlio di 57 e 23 anni, restano a Bancali. Al termine dell’udienza di convalida dell’arresto il giudice Gian Cosimo Mura ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere per padre e figlio arrestati per il grave episodio di martedì sera, accaduto tra via Gorizia e viale Trento, con il camion lanciato tra la gente che solo per puro caso non ha provocato una strage. Ai due indagati, il sostituto procuratore Enrica Angioni ha contestato anche il tentato omicidio, oltre alla tentata rapina e alle lesioni. I due, assistiti dall’avvocato Gian Mario Fois, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere e il legale ha annunciato che presenterà istanza al tribunale del riesame.

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Quanto successo martedì avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche, soprattutto se il camion anziché procedere per una cinquantina di metri in discesa con una traiettoria diagonale avesse proseguito per viale Trento. Ma anche lo schianto del mezzo contro il portone del palazzo è un evento che poteva avere un finale terribile: bastava solo che ci fosse qualcuno sul marciapiede o all’ingresso dell’edificio. Pare che la lite tra padre, figlio e alcuni operai sia scoppiata dopo una provocazione e per problemi legati alla sparizione di attrezzi dal camion dell’azienda “MvM Telefonica srl”. I due Simola non sarebbero stati lucidissimi (forse avevano bevuto) e la lite sarebbe degenerata, tanto che uno dei due avrebbe estratto un coltello minacciando due lavoratori. Per difendersi questi si sarebbero armati di pale. Uno degli operai sarebbe saltato sul cassone del camion. Qualche aspetto deve essere ancora chiarito: pare però che uno dei due arrestati (forse il figlio) abbia urlato una frase del tipo “adesso ci prendiamo il camion”. Sarebbe quindi entrato nella cabina di guida e avrebbe sganciato il freno a mano.
 

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