Platamona, un cetaceo si arena in un tunnel di scarico
Un nuovo inquilino del mare è spiaggiato nel litorale tra il lido Punta Bianca e la torre di Abbacurrente. Il ritrovamento lungo la costa risale a qualche giorno fa
23 aprile 2018
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SORSO. Un nuovo inquilino del mare è spiaggiato a Platamona. Il ritrovamento lungo la costa risale a qualche giorno fa, quando un gruppo di pescatori ha avvistato la carcassa di un cetaceo di alcuni metri – con tutta probabilità si tratta di un globicefalo – all’interno di uno dei tunnel di scarico dello stagno di Platamona, quelli che si affacciano nel tratto di spiaggia compresa tra il lido Punta bianca e la torretta di Abbacurrente.
Il gruppo di giovani appassionati voleva trascorrere una serata all’insegna della pesca e del divertimento, ma invece di tirare a riva prelibatezze si è imbattuto nei resti del cetaceo. «Stavamo camminando lungo quel tratto di spiaggia molto stretto che conduce alla torretta – racconta uno dei giovani pescatori, Salvatore Di Battista – e quando siamo passati davanti al tunnel ci siamo accorti che c’era qualcosa di insolito». Il globicefalo se ne stava nel cuore della falesia di Abbacurrente, a pochissimi metri dall’imboccatura del manufatto. «Inizialmente ci è sembrato un delfino – riprende il 24enne – ma quando ci siamo avvicinati ci è sembrato nettamente diverso. Aveva un colore strano, come se stesse marcendo, ma era tutto di un pezzo, pinne comprese».
Resta da stabilire se l’animale sia morto in mare per poi approdare nell’insenatura trascinato dalle correnti, oppure se è stato disorientato per poi rimanere intrappolato e morire all’intero del tunnel. Nelle immagini raccolte dai pescatori appare evidente che la morte dell’animale risale a qualche settimana fa, ma la carcassa sembra ancora integra. Lo spiaggiamento del globicefalo è il secondo a distanza di pochi mesi dopo quello di un altro cetaceo, la balenottera che era approdata sulla spiaggia tra il quinto e il sesto pettine di Platamona. (s.sant.)
Il gruppo di giovani appassionati voleva trascorrere una serata all’insegna della pesca e del divertimento, ma invece di tirare a riva prelibatezze si è imbattuto nei resti del cetaceo. «Stavamo camminando lungo quel tratto di spiaggia molto stretto che conduce alla torretta – racconta uno dei giovani pescatori, Salvatore Di Battista – e quando siamo passati davanti al tunnel ci siamo accorti che c’era qualcosa di insolito». Il globicefalo se ne stava nel cuore della falesia di Abbacurrente, a pochissimi metri dall’imboccatura del manufatto. «Inizialmente ci è sembrato un delfino – riprende il 24enne – ma quando ci siamo avvicinati ci è sembrato nettamente diverso. Aveva un colore strano, come se stesse marcendo, ma era tutto di un pezzo, pinne comprese».
Resta da stabilire se l’animale sia morto in mare per poi approdare nell’insenatura trascinato dalle correnti, oppure se è stato disorientato per poi rimanere intrappolato e morire all’intero del tunnel. Nelle immagini raccolte dai pescatori appare evidente che la morte dell’animale risale a qualche settimana fa, ma la carcassa sembra ancora integra. Lo spiaggiamento del globicefalo è il secondo a distanza di pochi mesi dopo quello di un altro cetaceo, la balenottera che era approdata sulla spiaggia tra il quinto e il sesto pettine di Platamona. (s.sant.)
