La Nuova Sardegna

Sassari

nughedu san nicolò 

Grande festa per i cento anni di Salvatore Masala

Grande festa per i cento anni di Salvatore Masala

NUGHEDU SAN NICOLÒ. “A cent’anni” è l’augurio che ognuno di noi riceve in occasione del compleanno. Se però a cento anni ci arriviamo davvero come vi è arrivato Salvatore Masala allora il senso delle...

26 aprile 2018
2 MINUTI DI LETTURA





NUGHEDU SAN NICOLÒ. “A cent’anni” è l’augurio che ognuno di noi riceve in occasione del compleanno. Se però a cento anni ci arriviamo davvero come vi è arrivato Salvatore Masala allora il senso delle frasi cambia tutto. L’arzillo vecchietto ha compiuto qualche giorno fa il secolo di vita ed è stata festa grande. Mente ancora lucida e fisico reattivo nonostante gli anni, Zio Barore dice «guido ancora anche se non ho più la patente. La macchina in garage la metto io». Fratello del poeta e studioso Cicito Masala, scomparso nel 2007 , sposato per cinquantanove anni con Luigina Delogu, storica maestra elementare del paese, Masala ha passato una vita di lavoro nell’emporio a ridosso della piazza centrale dove i compaesani potevano trovare sdi tutto, e ha avuto anche il merito di costruire la sala cinema. «Bevo ancora un camparino come aperitivo e anche un bel bicchiere di vino rosso o di Alvarega (un vino bianco locale ndr) – ha detto con voce decisa e sguardo vivace Zio Salvatore – e soprattutto mi sento un miracolato perché ho fatto sei anni sotto le armi e durante la seconda mondiale nella campagna di Albania e Grecia mentre guidavo il mio automezzo mi sono trovato sotto bombardamento a Valona e mi sono salvato proprio per miracolo». La sorte in guerra è stata benevola anche con gli altri due fratelli Cicito, scampato alla terribile campagna di Russia e Antonio, catturato dagli americani. Il cruccio per non aver avuto figli è stato attenuato dall’affetto di nipoti e pronipoti che hanno voluto organizzare la festa che si è aperta con una funzione religiosa officiata da don Gianni Palmas e poi un rinfresco nel salone del cinema dove Masala ha ricevuto dal sindaco Michele Carboni una targa ricordo e ha dato il via alla serata con il classico taglio della torta e soprattutto l’augurio sincero “a duecento anni”.

Francesco Squintu

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative