La Nuova Sardegna

Sassari

Gas dalla risonanza, allarme in Radiologia

Gas dalla risonanza, allarme in Radiologia

La temperatura troppo alta dei locali all’origine dell’emergenza che si è verificata durante la notte

27 aprile 2018
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SASSARI. Emergenza l’altra notte nella Radiologia dell’ospedale civile per una fuoriuscita di gas di elio da una delle apparecchiature di risonanza magnetica a causa della temperatura troppo alta nei locali situati in un sottopiano dell’ala vecchia del Santissima Annunziata. Da dove si è levata una nuvola bianca che in un primo momento ha fatto pensare allo scoppio di un incendio.

Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno verificato la situazione e avviato tutte le procedure di sicurezza necessarie. Al di là dello scampato pericolo, il risultato è che ora l’apparecchio, uno dei due in dotazione al reparto, non potrà essere utilizzato per diverso tempo. Questo ha comportato che chi aveva già fissato un appuntamento per eseguire ieri l’esame di risonanza ha dovuto rimandarlo a tempi da stabilire. E nella radiologia dell’ospedale arrivano paziente non solo da Sassari, ma anche da Alghero e Ozieri.

La risonanza magnetica entrata in “quench” – questo il termine tecnico per definire la perdita di gas determinata dalle temperature e dalla ventilazione non ottimale dell’apparecchio – ha migliori performance rispetto all’altra apparecchiatura presente nel reparto e viene utilizzata quando è necessaria una maggiore attendibilità dell’esame, soprattutto in specifici e più gravi casi clinici. La seconda risonanza offre comunque buone prestazioni, ma è più datata. Per chi è in lista d’attesa l’unica speranza è che l’altra apparecchiatura funzionante possa essere utilizzata per l’esame richiesto.

Al momento in città le richieste di risonanza magnetica, sia nelle strutture pubbliche che in quelle private convenzionate o non convenzionate non possono essere tutte accolte meno di non armarsi di pazienza e aspettare. La domanda è sempre superiore all’offerta. E infatti gli assistiti sono anni che affrontano viaggi anche a Nuoro per potersi sottoporre a un accertamento diagnostico che dà alta affidabilità. Questo a fronte di un numero di apparecchi che sulla carta potrebbe anche bastare, ma c’è da considerare che in diversi casi si tratta di macchinari desueti, a bassa definizione.

Le apparecchiature a risonanza magnetica di ultima generazione hanno bisogno di un continuo raffreddamento a bassissime temperature. A questo scopo vengono utilizzate grandi quantità di elio liquido che resta immagazzinato nell’apparecchio e periodicamente aggiunto, in modo da mantenere il livello costante o, quanto meno, all’interno di determinati valori di sicurezza. Questo non è avvenuto l’altra notte, quando la fuga di gas ha fatto scattare l’allarme.

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