La Nuova Sardegna

Sassari

Palazzina in ostaggio dei liquami

di Gavino Masia
Palazzina in ostaggio dei liquami

Al Villaggio Verde una condotta fognaria trasuda sul marciapiede. Intorno erbacce, parassiti e ratti

29 aprile 2018
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PORTO TORRES. Nella palazzina di sei appartamenti di via della Cultura, al villaggio Verde, a distanza di circa un anno permangono le criticità causate dal collettore fognario che viaggia di lato alle abitazioni.

C’è infatti uno sversamento di liquami fognari dal pavimento esterno che rendono l’aria irrespirabile e una presenza continua di ratti e insetti che si annidano in mezzo alle erbacce sempre più rigogliose. Una storia travagliata che va avanti da tempo senza nessun intervento riparatore da parte del Comune o dell’Area, segnalata più volte con lettere e incontri a entrambi gli enti pubblici e poi passata nel dimenticatoio. Uno degli abitanti del condominio, Beniamino Pistidda, lo ha ribadito agli amministratori locali nell’ultimo incontro di quartiere tenutosi qualche settimana fa in piazza Primo Maggio. «Ho segnalato al sindaco, al vicesindaco e all’assessore ai Lavori pubblici – dice Beniamino Pistidda – i problemi che persistono da tanti mesi nell’impianto fognario della palazzina, sui muri e in quella che dovrebbe definirsi area verde: dopo un controllo sul posto, hanno affermato “che lo stato delle cose era preoccupante”».

«Sono trascorsi diversi giorni dall’incontro con i vertici dell’amministrazione comunale – aggiunge Pistidda -, ma tutto e rimasto come prima. Da segnalare anche che dal marciapiede adiacente al vano caldaia, che non ha mai funzionato, fuoriesce uno zampillo di acqua. Di quest’altro problema sono al corrente anche i vigili del fuoco del distaccamento di Porto Torres, che forzarono l’ingresso per una ispezione». Nel contesto generale della palazzina le competenze della manutenzione ordinaria e straordinaria dovrebbero spettare all’ex Istituto autonomo case popolari, proprietario degli immobili, ma nel popoloso quartiere mancano da tempo gli interventi e qualche volta c’è un rimpallo di competenze con il Comune per cercare di risolvere criticità che purtroppo continuano a rimanere tali. «Ci stiamo avvicinando a grandi passi all’estate – lamentano i condomini – e le sterpaglie che circondano le nostre abitazioni sono un pericolo effettivo in caso di fuoco improvviso: per questo motivo abbiamo anche chiesto di creare una fascia antincendio per la sicurezza di chi abita negli appartamenti, considerando inoltre che le nostre finestre si affacciano proprio in quella direzione».

Lo sfalcio delle erbacce e la conseguente bonifica dovrebbe essere compito dell’amministrazione comunale, magari attraverso il proprio braccio operativo rappresentato dalla società in house oppure con altre formule che comunque tendano a salvaguardare il bene pubblico e soprattutto ripristinare l’igiene ambientale. Gli incontri di quartiere avevano lo scopo di ascoltare le esigenze dei cittadini, secondo la filosofia del M5S, ora però servono gli interventi risolutori.

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