La Nuova Sardegna

CODRONGIANOS. Quell’incessante via vai di furgoni e autoarticolati in ingresso e in uscita dalla rotatoria che porta alla zona industriale del paese, che sorge parallela alla 131, non si vede più da tempo. Ma non tutto sembra perduto. Da quando il centro distribuzione per il nord Sardegna della Sisa, che impegnava alcune centinaia di dipendenti – di cui un centinaio di Codrongianos – ha chiuso i battenti, la zona industriale non è più la stessa. Anche questa però, come il Castrum Gordianus, ha una posizione strategica e potrebbe rinascere a nuova vita. Infatti il Comune ha deciso di spendere proprio lì i 350mila euro di fondi risparmiati in questi anni nell’avanzo di amministrazione. Partirà insomma un importante progetto di riqualificazione dell’intera area per favorirne un possibile rilancio.

«Una scelta difficile ma importante – sottolinea il sindaco – visto che sono finanze che potevamo utilizzare in qualsiasi modo ma abbiamo deciso di investire in quest’area per cercare di far ripartire l’economia e di attirare le aziende che si stanno avvicinando di nuovo al Comune per cercare informazioni su possibili investimenti. Non possiamo che investire sulle infrastrutture per rendere più appetibili le aree e le strutture già esistenti».

Un’altra importante realtà industriale di Codrongianos è il nuovo polo elettrico che sorge sulla strada per Ploaghe. Un vero e proprio laboratorio multitecnologico che Terna ha realizzato in quello che sarà una sorta di “ombelico elettrico” di tutta la Sardegna e non solo. Un laboratorio dell’energia, per sviluppare il sistema integrato Smart Island che renderà più sostenibili, indipendenti e rispettose dell’ambiente le isole minori che non sono connesse con la rete elettrica nazionale. (m.t.)