La Nuova Sardegna

Sassari

Nei “Caseifici aperti” per far conoscere il pecorino romano

di Elena Corveddu
Nei “Caseifici aperti” per far conoscere il pecorino romano

Partito da Anela e Ittiri l’evento voluto dal Consorzio. Visite guidate per mostrare le fasi di lavorazione del latte proseguirà sino al 13 maggio

01 maggio 2018
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PATTADA. Al via con la terza edizione di Caseifici aperti, l’evento promosso dal Consorzio di tutela del Pecorino romano in undici latterie del sassarese, nuorese e cagliaritano. Il tipico formaggio, riconoscibile dal suo marchio che riporta una testa di pecora stilizzata, nasce dal latte di pecora raccolto nei vari territori delle trentatré latterie produttrici. L’evento è iniziato sabato scorso ad Anela, nella latteria sociale “Sa costera” e, nello stesso giorno, a Ittiri, nel caseificio “Lait Ittiri”. Si prosegue con Pattada questo sabato 5 maggio, nella cooperativa “La concordia”, e con Bortigali, nello stabilimento “Formaggi Lacesa”.

«L’intento della manifestazione – come spiega il presidente del Consorzio di tutela Salvatore Palitta – è far conoscere il pecorino romano come prodotto quotidiano da tavola e le sue fasi di lavorazione all’interno dei caseifici distribuiti in tutta l’isola. In Sardegna il prodotto non ha una tradizione culinaria radicata come nel Lazio. Il nostro compito è proprio questo: portare nelle case sarde il pecorino. Inoltre, il Pecorino romano Dop sta prendendo piede nelle tavole di Stati Uniti e Giappone dove il prodotto viene apprezzano sempre di più anche perr creare numerosi pietanze».

I caseifici apriranno le loro porte al pubblico e alle scolaresche dalla mattina. I visitatori saranno guidati dai tecnici caseari nel percorso delle fasi di lavorazione dei formaggi all’interno dei caseifici. I passaggi fondamentali sono affidati ancora oggi alla mano dell’uomo, in particolare a quelle esperte del casaro e del salatore. Il latte di pecora, proveniente da greggi allevate allo stato brado e alimentate su pascoli naturali, viene trasferito nei centri di lavorazione dove viene misurato, filtrato e lavorato direttamente crudo o termizzato ad una temperatura massima di sessantotto gradi.

Dopo le visite guidate seguiranno sessioni di degustazione del formaggio per illustrare le sue caratteristiche e proprietà nutrizionali. A Pattada lo staff della Concordia preparerà “sas pellitzas”, la pasta tipica locale condita con sugo al pomodoro e pecorino. Ad allietare la giornata il coro Santa rughe di Pattada.

La manifestazione promozionale e culinaria proseguirà il 12 maggio a Chilivani, nel caseificio “Agriexport Sardegna”, a Nulvi nella latteria sociale “San Pasquale”, a Buddusò nella “Sarda Formaggi”, a Guspini nella latteria “L’armentizia moderna”, fino al Sarcidano nella latteria “Unione Pastori” di Nurri. Il ciclo si concluderà il 13 maggio  a Dolianova nel caseificio “Argiolas formaggi” e a Donori nello stabilimento della latteria “Formaggio Aresu”. «I nostri eventi promozionali – conclude il presidente Palitta – si estendono anche alla penisola come a Milano in occasione della presentazione del progetto “3 Pecorini”».
 

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