La Nuova Sardegna

Sassari

Ubriachi al volante, l'imprenditore sassarese rovinato da un bicchiere di troppo

Incidente provocato da un conducente in stato di ebbrezza, immagine di repertorio
Incidente provocato da un conducente in stato di ebbrezza, immagine di repertorio

Parla un impresario: «Sono stato costretto a chiudere la mia piccola azienda e ad emigrare in nord Europa»

01 maggio 2018
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SASSARI. Quando i carabinieri un pomeriggio del 2013 gli hanno chiesto di soffiare forte dentro l’etilometro, dopo un banale incidente sulla strada per Alghero, non ha pensato che dopo quel gesto la sua vita sarebbe cambiata per sempre.

È stato così, ma un giovane impresario sassarese fino a qualche anno fa titolare di una piccola impresa con una decina di dipendenti, lo ha scoperto solo qualche giorno dopo, quando improvvisamente si è ritrovato a piedi e con l’auto confiscata. «Ero in torto naturalmente - ammette l’uomo che ha 40 anni e ora vive all’estero - ma sono incorso anche in una serie di circostanze sfortunate che hanno segnato la mia vita».

L’impresario stava rientrando in città a bordo della sua auto di grossa cilindrata dopo aver partecipato a un evento di beneficenza. «Avevamo portato dei ragazzi disabili a fare un’escursione nella zona di Alghero con un’associazione di volontariato - racconta il 40enne - e a fine mattinata abbiamo pranzato con loro. Io ho bevuto qualche bicchiere di vino come tutti - ammette - poi ho ripreso la macchina e sono ripartito. È stato un errore lo so, ora non lo rifarei. A metà strada un’auto che mi precedeva ha svoltato improvvisamente - racconta l’uomo - e purtroppo gli sono andato addosso. L’automobilista non si è fatto niente di grave, ma ha chiesto l’intervento dell’ambulanza - spiega l’ex impresario - si è fatto refertare dai medici, non ha fatto neanche un giorno di ospedale ma io sono finito nei guai».

In poco tempo sono cominciati i problemi. Senza un’auto e senza la patente, sequestrata per un anno, l’impresario ha iniziato ad andare incontro a delle difficoltà. «Alla fine ho dovuto mandare a casa i dipendenti - conclude - e sono partito per cercare lavoro in nord Europa. Bevo ancora ammette - ma mai prima di mettermi alla guida. Dove vivo le pene sono molto più severe delle nostre». (l.f.)
 

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