La Nuova Sardegna

Sassari

Porto Torres, cantiere da 34 milioni per le navi da crociera

di Vincenzo Garofalo
Porto Torres, cantiere da 34 milioni per le navi da crociera

Massimo Deiana, presidente dell’Autorità portuale: "pronto il progetto, via ai lavori entro l’estate"

05 maggio 2018
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SASSARI. Il nord Sardegna e Porto Torres si preparano ad aprire le braccia alle navi da crociera per risollevare le sorti del porto commerciale e dare un po’ di respiro e visibilità a un territorio che cerca ancora la sua vocazione turistica. La Sales spa ha ultimato la modifica al progetto da 34 milioni di euro per il prolungamento dell’antemurale di Ponente e il taglio della banchina Alti fondali nel porto storico turritano, inserendo nelle carte i cambiamenti richiesti tre mesi fa dai ministeri dell’Ambiente e dei Beni culturali con la Via (valutazione di impatto ambientale). Ora l’Autorità di sistema portuale della Sardegna validerà il progetto, appurando che tutte le prescrizioni ministeriali siano state rispettate. Entro l’estate, la società Sales spa cui è stato aggiudicato l’appalto, darà il via ai lavori.

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Lo ha annunciato il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana, intervenendo al convegno “Lo scalo di Porto Torres, quale futuro?”, organizzato a Sassari dalla Fondazione Antonio Segni.

«Si tratta di un intervento decisivo per lo sviluppo dello scalo di Porto Torres, che, alla conclusione dei lavori, diciamo dal 2020, potrà candidarsi ad accogliere in sicurezza il traffico navale crocieristico, potendo contare su un porto adeguato alle esigenze di queste imbarcazioni». I lavori, studiati per impedire alle onde spinte dal grecale di entrare in porto, consistono in tre interventi: il taglio di 80 metri della banchina Alti fondali a levante; il dragaggio del fondale per aumentarne la profondità, a oggi ridotta a poco più di 6 metri, e consentire quindi l’attracco ai giganteschi hotel galleggianti; il prolungamento di 680 metri del molo di Ponente con una struttura curvilinea che in questo modo proteggerà maggiormente lo specchio d’acqua su cui manovrano le navi in attracco.

Il prolungamento sarà eseguito posizionando nuovi cassoni in calcestruzzo, che saranno riempiti con il materiale dragato dal fondale del porto, risolvendo così anche il problema dello smaltimento d questo materiale, che una volta tolto dall'acqua è considerato un rifiuto speciale. Per evitare l’erosione al piede dei cassoni, sarà realizzata una protezione con una scogliera in massi naturali.

La banchina Alti fondali, inaugurata un anno fa dopo un intervento costato 3 milioni di euro, sarà resecata con una parete verticale ad angolo di circa 56°, e alla fine dei lavori sarà più corta di 80 metri, conservando una lunghezza di 380 metri.

Con la nuova configurazione del porto commerciale, l’Autorità regionale spera di poter rilanciare il traffico merci e quello delle navi da crociera su Porto Torres: «Saremo a Miami a promuovere i sette porti della Sardegna in modo che per il 2020 la nostra Isola possa essere inserita nei circuiti internazionali delle navi da crociera», ha spiegato Deiana, invitato da Mario Segni, presidente della Fondazione Antonio Segni.

Per quest’anno Porto Torres sarà solo sfiorata dal circuito delle crociere, con solo sette scali previsti tra giugno e dicembre. Cifre ben lontane dal picco registrato nel 2012, con ben 46 approdi di navi da crociera nello scalo del nord ovest Sardegna. Ceto non si può pensare che questi giganti del mare possano sostenere da soli l’economia del porto, come ha precisato l’agente marittimo ed ex sindaco di Porto Torres, Eugenio Cossu, ma sicuramente sarà un traffico turistico che insieme all'aumento delle corse navi del 22,5 per cento e il +16 per cento del traffico merci registrati nell'ultimo anno, può far ben sperare.
 

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