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Sassari

Codrongianos, il sindaco: «Lo stadio resta chiuso la società paghi i debiti»

Codrongianos, il sindaco: «Lo stadio resta chiuso la società paghi i debiti»

Continua il braccio di ferro tra il sindaco con la squadra di calcio

08 maggio 2018
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CODRONGIANOS. Il troppo baccano può far male. É questa, in sintesi, la lezione di una lunga battaglia amministrativa e legale combattuta intorno all’unico campo sportivo del paese. Una storia cominciata un anno fa è andata avanti tra minacce, dispetti e diffide fino al “chiudete tutto” dell’altra settimana. Una decisione drastica adottata dall’amministrazione comunale di Codrongianos (proprietaria del “Gianmaria Devilla”) che lascia senza campo le squadre che ne usufruivano. Quel cancello serrato da una catena e da un lucchetto è l’ultima goccia di un vaso che ormai trabocca fiele.

La presidente del Codrongianos calcio, Stefania Burresi, ha preso carta e penna e ha presentato l’ennesima denuncia alla Procura della Repubblica. «Ci hanno sequestrato l’attrezzatura da gioco e perfino i documenti personali di alcuni ragazzi che tenevamo in uno stanzino dello stadio – ha raccontato –. Abbiamo un contratto di utilizzo dell’impianto che scade il 30 maggio e chiediamo che venga rispettato».

La risposta del primo cittadino Andrea Modetti non si è fatta attendere. «Sono stato informato con un messaggino che il Codrongianos calcio aveva alcuni borsoni da recuperare negli spogliatoi del “Devilla” e mi sono attivato il prima possibile per farglieli recuperare. Sono andato io stesso allo stadio – spiega il sindaco – e il problema è ormai risolto. Forse si poteva evitare questa nuova polemica senza scomodare carabinieri e magistratura».

Il sindaco spiega anche i motivi che l’hanno convinto a chiudere lo stadio. «Siamo stati costretti a revocare l’appalto alla società che l’aveva in gestione per violazione del contratto. E’ successo che in occasione della partita tra lo Stintino e il Castiadas (anche lo Stintino ha giocato tutte le gare interne del campionato di Eccellenza a Codrongianos ndc.) siano stati fatti entrare più dei 100 spettatori per i quali è omologata la tribuna. I carabinieri hanno accertato l’irregolarità e noi ci siamo dovuti tutelare. Mi domando, infatti, che cosa sarebbe successo se non lo avessimo fatto». Il famoso “baccano” di cui si diceva all’inizio.

Ma Andrea Modetti va oltre è riassume, dal suo punto di vista, l’ultimo, travagliato, anno all’ombra del Devilla. «Siamo entrati in carica nel 2016 – racconta – e si è da subito presentata la necessità di affidare la gestione degli impianti sportivi a una società esterna all’amministrazione comunale. Abbiamo avviato un confronto informale con le società del territorio potenzialmente interessate alla gestione e abbiamo contattato la signora Burresi per la Polisportiva Codrongianos, Salvatore Pittui come presidente dell’Ads “Amici di Codrongianos” e i responsabili della Asda “Coros Logudoro».

«La signora Burresi – continua – è stata informata che la sua società era debitrice nei confronti del Comune e dunque non avrebbe potuto partecipare al bando senza prima mettersi in regola (anche eventualmente sottoscrivendo un piano di rientro pluriennale). Nel momento di aprire le buste abbiamo scoperto che Stefania Burresi, anziché presentare una richiesta come Polisportiva Codrongianos, l’ha fatto per conto di una neo costituita “Ascd New Codrongianos”, a tutti gli effetti una società nuova e diversa (anche se la Figc regionale ha riconosciuto al club l’anzianità della vecchia Polisportiva ndc)».

«Il bando – continua il sindaco – è stato vinto dalla Asd Amici di Codrongianos e da allora sono incominciati i problemi. La signora Burresi si è lamentata sin da subito della gestione contestando tutti e tutto. Abbiamo provato a mediare ma non c’è stato nulla da fare. Di fronte alla minacce e alle iniziative legali ci siamo dovuti tutelare e la chiusura del campo è la conseguenza di una battaglia che non serviva a nessuno»

E adesso? Per il sindaco non ci sono le condizioni per riaprire il Devilla (ci sarebbero da fare lavori per diverse migliaia di euro) e l’unica soluzione è un nuovo bando di appalto che sarà preparato in tempi brevi dagli uffici dell’assessorato allo Sport. Nel frattempo il Codrongianos dovrà cercarsi un altro campo di atterraggio per l’ultima gara interna del campionato. Poi ci sarà l’estate e anche il pallone andrà in vacanza. (a.l.)

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