La Nuova Sardegna

Sassari

Accordo fra Comuni per aiutare un disabile

Accordo fra Comuni per aiutare un disabile

Mara aveva chiesto di sospendere il trasferimento della scuola a Padria Per una iniziale incomprensione si è sfiorato lo scontro istituzionale

09 maggio 2018
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MARA. Si è rischiato lo scontro istituzionale fra i Comuni di Mara e di Padria, sull’ubicazione della scuola dell’infanzia per il biennio 2018/2020.

Il Comune di Mara - pur riconoscendo che sulla base di una precedente deliberazione, la sede sarebbe dovuta andare a Padria - chiedeva che la stessa restasse a Mara, per venire incontro alle esigenze di un alunno disabile che non avrebbe potuto frequentare a Padria, e nel contempo offriva come contropartita l’ubicazione della scuola nel Comune limitrofo per il quadriennio 2020/2024.

Il sindaco di Padria – secondo quanto riportato nella deliberazione del consiglio comunale di Mara, adottata nei giorni scorsi - avrebbe risposto che “il problema è vostro”. Cosa che Alessandro Mura, smentisce categoricamente, offrendo anzi tutta la sua disponibilità ad affrontare l’argomento e dichiarandosi pronto, se i problemi del minore si confermeranno davvero gravi e insormontabili, a “fare un passo indietro” e ad accedere alla richiesta del Comune di Mara. «Certo, dovrò mettere nel conto il malcontento dei genitori di Padria – aggiunge il sindaco Mura – ma sono pronto a confrontarmi con loro e a trovare una soluzione, perché, se davvero il bambino in questione non si può spostare, al primo posto va messo il suo diritto ad usufruire del servizio scolastico».

Tensioni rientrate, dunque, (parrebbe e il condizionale, in questi casi, è d’obbligo), e ricerca di una via che porti alla tutela dei diritti di tutti secondo una precisa gerarchia delle priorità.

Il problema è sorto quando i genitori di un bambino di poco più di tre anni, hanno presentato la richiesta che la sede della scuola per l’infanzia restasse a Mara anche per il biennio 2018/2020, per via della impossibilità del loro figlio a frequentare a Padria. Richiesta condivisa dal consiglio comunale di Mara, che evidenzia come «le condizioni del bambino, legate anche a situazioni ricorrenti di ospedalizzazione, che rendono necessario, tutt’altro che raramente, il ritiro del bambino dalla sede scolastica prima della fine delle lezioni, cosa che sarà impossibile fare se la sede scolastica verrà ubicata in un centro abitato diverso da quello di Mara, in quanto il padre del bambino è impegnato per motivi di lavoro mentre la madre non è in possesso della patente di guida». La richiesta era parsa più che ragionevole, «anche perché – conferma il sindaco di Mara, Salvatore Ligios - in passato si era presentato un analogo problema relativamente ad un bimbo residente presso il comune di Padria, e in quel caso gli amministratori del comune di Mara, comprendendo le sue esigenze, si erano responsabilizzati ed avevano prontamente accolta l’analoga proposta presentata dagli amministratori del comune di Padria».

Sul tema, l’interlocuzione fra i due sindaci è andata avanti per un certo tempo, entrambi a difendere le legittime aspettative delle rispettive comunità. Mara, alla fine, ha formalizzato la sua richiesta con una delibera approvata all’unanimità dal consiglio comunale, e Padria, pur con tutte le difficoltà del caso, «in nome di un interesse superiore», si mostra disponibile a trovare la soluzione.

Mario Bonu

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