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Sassari

Progetto da 35 milioni per il porto, gli operatori sperano nel rilancio

di Gavino Masia
Progetto da 35 milioni per il porto, gli operatori sperano nel rilancio

Dopo le perplessità del sindaco Wheeler presa di posizione di ormeggiatori, piloti e portuali. Il comandante della Capitaneria: «Tutte le opere che migliorano lo scalo meritano attenzione» 

09 maggio 2018
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PORTO TORRES. Il presidente dell’Autorità di sistema portuale Massimo Deiana ha annunciato che entro l’estate partiranno i lavori del prolungamento dell’Antemurale di ponente e della resecazione della banchina degli Alti fondali. Ma sul progetto da 34 milioni di euro ci sono alcuni pareri discordanti sull’utilità di un’opera che è stata progettata per rendere agevole l’ingresso e l’uscita delle navi riducendo l’agitazione ondosa nell’avamporto e nel porto interno.

Le prime perplessità le aveva espresse il sindaco Sean Wheeler – dichiarate sia nel convegno organizzato a Sassari dalla Fondazione Segni e sia in consiglio comunale – preoccupato che l’allungamento dell’Antemurale «crei seri problemi all’ecosistema naturale del litorale».

Capitaneria. «Tutte le opere che vengono realizzate per migliorare le strutture portuali – dice il comandante dell’Autorità marittima, Emilio Del Santo – sono meritevoli della massima attenzione: francamente non conosco nei dettagli le ultime valutazioni tecniche apportate di recente, devo ancora verificarle, ma quel progetto andrà sicuramente ad ottimizzare la funzionalità dello scalo marittimo. Si tratta insomma di un’opera destinata a incrementare il livello di sicurezza e operatività del porto – aggiunge il capitano di Fregata –, con la possibilità di programmare altri accosti grazie ad una protezione dai venti di grecale che dovrebbe permettere alle navi di ormeggiare in sicurezza. Prima iniziano questi lavori, come ha assicurato il presidente dell’Authority, e meglio è».

Ormeggiatori. Assolutamente favorevole alla realizzazione dell’opera portuale il capo del gruppo ormeggiatori Giuseppe Eletti, al suo terzo mandato, che ricorda anzi il ritardo accumulato negli anni per l’avvio concreto di questi lavori nel porto civico. «Con venti di grecale e tramontana superiori ai 20-25 nodi – sottolinea – le navi sono costrette ad attraccare in sicurezza al porto industriale: queste criticità si eliminerebbero con l’Antemurale, perché ci sarebbe la protezione e l’ingresso tranquillo delle navi all’interno dello scalo commerciale». Un porto sicuro, secondo Eletti, favorirebbe anche la programmazione delle compagnie navali per fare approdare a due passi dal centro cittadino le navi crociera: «Con il taglio dell’Alto fondale, inoltre, si potrebbe sfruttare l’ormeggio della banchina del molo Ponente3, sinora mai utilizzata».

Piloti. «Avremmo preferito un’opera di sicura efficacia – sostiene il capo piloti del porto Claudio Marras –, perché secondo noi il progetto rischia di essere inadeguato e non più al passo con i tempi. Considerando la dimensione attuale delle navi e i fondali insufficienti che creano problemi nel bacino di evoluzione. Noi avevamo chiesto ufficialmente 20 anni fa l’allungamento dell’Alto fondale e il ricongiungimento con il porto industriale: i progettisti sostenevano allora l’esistenza di alcune problematiche tecnico-ambientali che coinvolgevano direttamente la foce del rio Mannu».

Compagnia portuale. «Premettendo che siamo consapevoli del fatto di essere operatori e non tecnici – precisa il direttore della compagnia portuale Luca Usai –, ritengo comunque che questo progetto sia molto importante per il porto. Grazie alla presenza dell’Antemurale si eviterebbe, ad esempio, che i traghetti vengano dirottati verso Olbia in caso di maltempo. Questi spostamenti di scali in effetti sono avvenuti più di una volta negli ultimi mesi, fatto che non può assolutamente giovare al territorio. Pensando quindi non solo all’imminente ma anche al futuro, sarà di fondamentale ed eguale importanza proseguire con le opere di dragaggio affinché possano aumentare le possibilità commerciali».

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