La Nuova Sardegna

Sassari

Salta il tombino e i reflui inondano lo Scoglio Lungo

di Gavino Masia
Salta il tombino e i reflui inondano lo Scoglio Lungo

Solito problema con gli acquazzoni estivi per il collettore fognario troppo piccolo Lo sversamento è finito sulla spiaggia e nello specchio di mare davanti al bar 

16 maggio 2018
2 MINUTI DI LETTURA





PORTO TORRES. E’ arrivato il forte acquazzone estivo ieri mattina nel litorale costiero – intorno alle 6,30 – e la pioggia battente ha fatto saltare il solito tappo del tombino del collettore fognario tra la spiaggia dello Scoglio e il Lido Bar. L’acqua si è riversata nella spiaggia preferita dalle famiglie e un ratto ha invece trovato provvisoriamente rifugio sotto il gazebo del bar. Il problema dei tombini dello Scoglio Lungo che scoppiano ad ogni acquazzone è noto da diversi anni - per colpa del collettore fognario che va in pressione perché sottodimensionato – ma nessuna amministrazione comunale ha previsto risorse in bilancio per risolvere questa criticità che perdura.

Il sole che aveva illuminato le prime settimane del mese ha rappresentato un invito per molti bagnanti, che seppur a piccole dosi si erano riversati sugli arenili del Lungomare. Qualcuno ha preferito l’arenile dello Scoglio Lungo per la sua vicinanza alla cinta urbana e agli esercizi commerciali, ma lo stesso specchio acqueo è diventato da sempre campo di allenamento per i canoisti e per gli studenti del Liceo sportivo “Mario Paglietti”. Lo sversamento di liquami fognari di ieri, nella sabbia e dentro il mare, dovrebbe essere comunque monitorato dagli enti di controllo quali Asl e Arpas. Magari su indicazione dell’amministrazione comunale, in quanto la salubrità delle acque è fondamentale in vista della stagione estiva.

Lo scorso marzo l’allagamento di quel tratto di costa era stato monitorato dall’autospurgo di proprietà di Ambiente 2.0, azienda che gestisce l’appalto di igiene ambientale, che si trovava a transitare proprio nel momento di maggiore intensità della pioggia e con la ruota anteriore del pesante mezzo gli operatori erano riusciti ad evitare la continua fuoriuscita dei reflui. L’autospurgo era rimasto davanti alla spiaggia fino a quando la pressione del collettore non accennava a diminuire, ma nel frattempo dal troppo pieno di fronte all’istituto Nautico i reflui continuavano a riversarsi nelle acque di mare antistanti. Questo significa che quella criticità va assolutamente eliminata. Anche perchè in quel tratto di Lungomare ci sono esercizi commerciali che hanno investito denari propri per offrire servizi e valorizzare il turismo.

In Primo Piano
Trasporti

Numeri in crescita nel 2023 per gli aeroporti di Olbia e Cagliari, in calo Alghero

Le nostre iniziative