La Nuova Sardegna

PORTO TORRES. Sull’impianto sportivo di via Brunelleschi acquisito qualche mese fa dal Comune - attraverso una quota di 400mila euro da versare nelle casse del Credito sportivo - c’è una presa di posizione della società Circolo degli Sportivi che ha riconsegnato all’amministrazione comunale le chiavi della stessa struttura. Il Circolo nel 2008 aveva ottenuto in concessione l’area pubblica e nel 2009 aveva acceso un mutuo di circa 420 mila euro per la costruzione dei campi di calcetto e degli spogliatoi. Il mutuo era stato concesso dal Credito sportivo anche grazie alle garanzie fornite dal Comune nel 2009, che aveva deliberato una convenzione che prevedeva la prestazione di una garanzia fideiussoria. In seguito al mancato pagamento di alcune rate del mutuo da parte del Circolo, però, la banca ha richiesto al Comune il pagamento dell’intera somma: l’amministrazione ha quindi voluto acquisire in via definitiva i campi di calcetto, versando una quota di 420mila euro al Credito sportivo.

«Negli ultimi due anni abbiamo più volte avvertito l’amministrazione che avevamo difficoltà a pagare il mutuo al Credito sportivo – dice Mauro Mancinelli –, ossia 3300 euro al mese, ma non ci ha mai dato ascolto: siamo andati anche a Roma al Credito per rinegoziare il mutuo, spalmandolo in 30 anni anziché 15, e i funzionari dell’Ente ci hanno detto che andava bene se il Comune poi attestava questa proposta attraverso una fideiussione». La richiesta del Circolo non è dunque andata a buon fine e i soci lamentano il «totale disinteresse dell’amministrazione comunale». «Abbiamo bonificato un’area degradata investendo 150mila euro di tasca nostra – aggiunge Mancinelli –, tutto documentabile dalle fatture, per fare qualcosa di importante per la città, le scuole calcio e le associazioni amatoriali che organizzavano tornei serali: le scuole calcio pagavano 1500 euro l’anno per l’utilizzo dei campi e gli alunni della media Il Brunelleschi usufruivano gratuitamente della struttura. I campi ora sono abbandonati a se stessi e hanno necessità di manutenzioni importanti. Questa la nostra verità». (g.m.)