La Nuova Sardegna

Sassari

Crisi Pd: al via i summit per la pace

di Vincenzo Garofalo
Crisi Pd: al via i summit per la pace

Ieri mattina l’incontro tra Sanna, Lotto e Campus. In settimana gli altri vertici. Difficile il rientro della Benvenuto

20 maggio 2018
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SASSARI. Dopo la pace figurata sancita giovedì notte dal Pd con un documento che detta le linee guida al sindaco per arrivare a fine legislatura, questa settimana la pace vera, nei dem e nella coalizione di centrosinistra, dovrà essere costruita con una serie di faccia a faccia e vertici incrociati.

Ieri mattina il primo summit a tre, a Palazzo Ducale, fra il sindaco, il consigliere regionale Luigi Lotto e l’assessore Simone Campus, messo all'indice dal Pd per non avere rinnovato la tessera del partito, e diventato quindi improvvisamente scomodo e ingombrante per via Mazzini.

Tanto da metterne in discussione la sua presenza nella giunta Sanna. L’assessore alle Finanze di Palazzo Ducale non commenta l’attacco frontale del Pd, e prende tempo prima di fare contromosse.

Gli altri vertici saranno convocati in settimana fra i segretari cittadino e provinciale del Pd, Gianni Carbini e Gianpiero Cordedda, e gli altri rappresentanti del centrosinistra.

Due i punti da concordare: scegliere il nome dell’assessore alla Cultura, che il sindaco vorrebbe assegnare all’Upc, chiamando in giunta Manuela Palitta; condividere la decisione del Pd sull'apertura di primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco del 2019, negando quindi la ricandidatura automatica a Nicola Sanna.

Nel frattempo restano un’incognita anche le decisioni delle due consigliere del Pd invitate dal segretario cittadino, Gianni Carbini, a rientrare nei ranghi: Carla Fundoni, cui è stato chiesto di ritirare le dimissioni da capogruppo a Palazzo Ducale, e Lisa Benvenuto, chiamata con tatto e gentilezza a tornare nel gruppo consiliare, lasciandosi alle spalle la tempesta di un mese fa.

Fundoni lascia intendere che per ritornare sui suoi passi sarà decisivo il clima che si respirerà in Consiglio: «Per ora ringrazio il segretario e il partito tutto per la fiducia accordatami ancora una volta in uno spirito unitario. Farò le mie riflessioni e valutazioni che non potranno prescindere ovviamente dall'incontro col gruppo consiliare».

Per Lisa Benvenuto invece il rientro sui banchi del Pd sembra più difficile, visto che prende le distanze dalle indicazioni della direzione e dell’assemblea cittadine: «La mia uscita dal gruppo è stata determinata da un comportamento, tenuto dalla maggioranza dei consiglieri del Partito Democratico, sempre più incentrato sulla definizione di posizioni piuttosto che sui temi. Non condivido oggi la richiesta di un rimpasto in giunta ma credo fermamente che si debba lavorare uniti per chiudere i lavori avviati in questi quattro anni di mandato», spiega la consigliera comunale migrata nel gruppo misto di maggioranza.

E prosegue: «Purtroppo sentir parlare di primarie, oggi, fa rabbrividire, perché ancora ci si sposta sui ruoli a discapito dei temi. Io lavorerò per contribuire all'amministrazione e al miglioramento della nostra città. Se i colleghi del gruppo e i rappresentanti dei vari organi Pd faranno lo stesso, sarà naturale la mia riadesione al gruppo. In caso contrario prenderò atto di avere priorità talmente diverse da dover ridefinire la mia identità politica».

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