La Nuova Sardegna

Sassari

Il mistero del toponimo “Ozieri”

Il mistero del toponimo “Ozieri”

Venerdì durante una conferenza sarà svelata l’origine del nome del paese

22 maggio 2018
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OZIERI. Sarà una conferenza sull’etimologia del toponimo Ozieri, “Un mistero che attraversa i millenni”, organizzata dal Comune con la Fondazione La Speranza e il Lions Club Ozieri ad aprire venerdì la manifestazione Monumenti Aperti 2018. Ci saranno gli studiosi Massimo Pittau, storico, e Cristiano Becciu, linguista, che cercheranno di svelare questo “mistero” attraverso l’analisi di documenti e testimonianze. «Grande mistero – spiegano i due studiosi – aleggia sul nome Ozieri (Othieri, Uthieri, Botieri, Butieri, Otieri eccetera), attestato nelle fonti scritte dal Medioevo. L’etimologia popolare connette il toponimo con “otto”: sarebbero i colli intorno al paese, oppure i villaggi, riunitisi in un unico centro. Lo Spano pensò a un vocabolo fenicio, senza motivazioni storiche. Altre tesi, non di linguisti di professione, ne hanno accresciuto fascino e mistero». L’ipotesi formulata dal linguista Cristiano Becciu è invece che l’origine sia un nome latino di persona: sette secoli di dominazione romana, con massiccia e attestata presenza nel territorio, devono aver lasciato segni indelebili anche nella toponimia. Massimo Pittau, in collaborazione con lo stesso Becciu, parrebbe risolvere la questione, come per “l’uovo di Colombo”: dietro il nome di Ozieri c’è qualcosa legato all’acqua che ha permesso e favorito l’insediamento umano per millenni. La base dello studio di Pittau è l’equazione Otieri = Eteri Praesidium: qui, infatti, si sarebbe verificato un episodio di antisemitismo, con la collocazione di liberti di origine ebraica epurati durante il regno di Tiberio, nel 19 d.C. (b.m.)

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