Nei nomi delle strade di Sassari il Risorgimento è al rovescio
Mazzini patriota e Cavour statista: nelle vie che si incrociano la riflessione storica pretenderebbe un aggiornamento
Strani scherzi della toponomastica stradale. Che nasce in un senso quasi sempre celebrativo ma poi, quando cambia lo spirito del tempo, i significati, senza la volontà di nessuno, possono rovesciarsi, farsi irridenti. Prendete il plesso risorgimentale sassarese: quello che si snoda tra l'Emiciclo Garibaldi e la sabauda Piazza d'Italia.
Dico l'Emiciclo Garibaldi: dove, non ci si crederebbe, domina, quasi a rivincita postuma, il monumento a Giuseppe Mazzini. Incredibile errore? Sberleffo consapevole? Ma prendete via Mazzini che a un certo punto, come si sa, incrocia via Cavour. Sotto il primo c'è scritto: patriota. Sotto il secondo: statista. Ma perché, Cavour, che volle l'Unità d'Italia come Mazzini, patriota non lo era? E Mazzini, che come triumviro pure governò nella Repubblica Romana (1849), non aveva alcuna dote di statista?
Senza dire che oggi, quando spira a Sassari un vento non si sa se più indipendentista o autonomista, quel «patriota» sembra cadere sul povero Mazzini, esule perenne, come una malevole cacatella di piccione sulla nostra testa. Ci consoliamo allora con via Manno: magistrato, politico, storico e letterato, ma anche presidente del Senato del Regno d'Italia. A lui è dedicato il titolo di «storico». E ci sentiamo a casa.