La Nuova Sardegna

Sassari

Campagne allagate a Sorso l’inchiesta è a una svolta

di Salvatore Santoni
Campagne allagate a Sorso l’inchiesta è a una svolta

L’acqua potrebbe provenire da una perdita nella condotta del Coghinas II Comune ed Enas dovranno eseguire scavi per verificare lo stato delle tubature 

23 maggio 2018
3 MINUTI DI LETTURA





SORSO. Stando alle mappe idrografiche nelle campagne tra Paradacoddi, Li casini e Almuzzeddu non dovrebbe scorrere alcun ruscello. E invece da qualche anno l’acqua sgorga dal nulla e impantana tutto. Solca le strade vicinali, si infila tra le fondamenta delle case e sommerge ettari di coltivazioni facendole marcire. Un arcano che ora è vicino dall’essere svelato grazie a un’inchiesta della Procura di Sassari. Gli accertamenti sono ancora in corso, ma le indagini sarebbero arrivate a una svolta: l’acqua che sgorga dal nulla è molto simile a quella che scorre nella condotta del Coghinas II.

L’allagamento. Il problema è scoppiato qualche anno e fa, quando la terra ha iniziato ad allagarsi a causa di un flusso continuo di acqua la cui origine non è stata mai chiarita con certezza. Al centro della vicenda che tiene sotto scacco decine di ettari e di residenti c’è sempre stata una presunta perdita - mai accertata - della condotta Coghinas II, che attraversa una buona porzione del territorio di Sorso per trasportare oltre un metro cubo al secondo d’acqua grezza dall’invaso agli impianti di potabilizzazione del Sassarese.

Prime indagini. Negli anni scorsi la vicenda dell’allagamento delle campagne era finita in tribunale. Alcuni residenti avevano infatti presentato un esposto e avviato una causa civile, ma si erano ritrovati impantanati in un paradosso: da una parte la sezione penale che archiviava consigliando la via civile; dall’altra la sezione civile che riconosceva la situazione di pericolo e rimetteva gli atti alla Procura.

Nuova inchiesta. Due distinti fascicoli sono stati aperti dai sostituti procuratori Angelo Beccu e Cristina Carunchio, che hanno delegato le indagini ai carabinieri e sono a un passo dal chiarire una volta per tutte l’origine della fonte misteriosa. Nelle scorse settimane i militari del Noe di Sassari e quelli di Sorso hanno effettuato un sopralluogo con i tecnici di Abbanoa, di Enas, dell’Arpas e del Comune di Sorso. L’obiettivo era fare luce su un dettaglio che negli ultimi anni ha tenuto un alone di mistero sulla vicenda: l’aspetto dell’acqua. Dalla terra sgorga infatti un ruscello limpido. Di qui l’interrogativo che da anni attanaglia proprietari e residenti: è acqua potabile della rete Abbanoa oppure quella grezza di Enas? E se fosse una fonte naturale?

La svolta. Il primo responso delle indagini avrebbe fatto emergere un indizio interessante. Gli occhi degli inquirenti sono puntati sui risultati delle analisi dell’acqua prelevata durante i sopralluoghi. I tecnici di Arpas, infatti, hanno repertato campioni dal ruscello che scorre nelle campagne e anche dalle nicchie dell’Enas che si trovano nelle estreme vicinanze del punto di affioramento dell’acqua. I primi risultati del confronto tra i prelievi sembrano propendere per la tesi che si tratti della stessa acqua: quella della rete dell’Enas.

Via agli scavi. A questo punto gli enti coinvolti, il Comune per la competenza territoriale e l’Enas per la gestione della condotta Coghinas II, sono stati invitati a effettuare scavi nella zona in cui l’acqua fuoriesce per avere una sorta di prova del nove sulle condizioni della tubazione e, nel caso, metterla in sicurezza. Se, invece, si dovesse accertare che si tratta di acqua di falda, l’idea è di canalizzarla altrove.

In Primo Piano
L'emergenza

Alberghi e resort restano senza acqua, Giovanni Sanna compra due dissalatori

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative