La Nuova Sardegna

Sassari

Un nuovo campetto a Latte Dolce

Oggi inaugurazione dell’impianto dell’oratorio salesiano con la Don Bosco

26 maggio 2018
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SASSARI. Giornata di festa oggi all’oratorio salesiano nel quartiere di Latte Dolce, dove alle 18 viene inaugurato il nuovo campo di calcetto. Il progetto di ristrutturazione si è concretizzato grazie all’associazione sportiva Pgs Don Bosco Calcio A5, all’oratorio salesiano e con il finanziamento della Regione e la partecipazione di alcuni sponsor. Il recupero del campo consente così al quartiere di dare la possibilità ai bambini e ai ragazzi che frequentano l’Oratorio di usufruirne. «È un mod per rivitalizzare il quartiere popolare di Latte Dolce e per ritrovare lo spirito di socialità e comunità attraverso uno strumento di partecipazione e aggregazione», spiega Tore Vinci, presidente della Don Bosco Calcio A 5 che alla squadra sta aggregando un numero sempre crescente di giovani e a mandare avanti una serie di iniziative importanti. Il campo ristrutturato rappresenterà soprattutto uno strumento importante per il progetto “Per un calcio inclusivo” al quale è strettamente legato.

“Per un calcio inclusivo” è un progetto portato avanti dall’ottobre del 2017 in stretta collaborazione con l’Angsa Sassari Onlus, Associazione nazionale Genitori Soggetti Autistici.

Un progetto ambizioso e forse unico nel territorio, che ha un duplice obiettivo: quello di includere nel gioco del calcio bambini e ragazzi che hanno una diagnosi di disturbo dello spettro autistico e quello di organizzare incontri di formazione per informare e sensibilizzare gli allenatori, i dirigenti e i genitori.

Fino ad oggi sono stati inseriti nelle squadre della Don Bosco calcio a 5 un ragazzo di 17 anni e quattro bambini dai 5 ai 7 anni che hanno questo tipo di disturbo. Sono bambini che svolgono regolarmente gli allenamenti e giocano le partite del campionato Csi.

Non solo. «Allo stato attuale sono iscritti alla nostra associazione circa 60 bambini nelle categorie micro micro, micro, pulcini ed esordienti. Il nostro vuole essere un calcio differente dai canoni a cui siamo abituati. Un calcio diverso, inclusivo e accogliente», spiegano alla Pgs Don Bosco.



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