La Nuova Sardegna

Sassari

Ecco i divieti per salvare la Pelosa

di Giovanni Bua
Ecco i divieti per salvare la Pelosa

Stop agli asciugamani, alle cicche in spiaggia, agli ambulanti. Multe salatissime per chi sgarra

27 maggio 2018
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SASSARI. Cicca in bocca, birretta in mano, intenti a scegliere braccialetti dall’ambulante di turno sdraiati in un maxi asciugamano da 5 metri quadri, piazzato per occupare spazio dalle 6 del mattino? Dimenticatevelo. Da oggi per i “vitelloni” da spiaggia cambia tutto. E, in attesa della rivoluzione del 2020 quando la strada asfaltata sarà sostituita da una passerella in legno sospesa e le auto da bici, mezzi elettrici e soprattutto “piedi”, la Pelosa non sarà più la stessa. È infatti ufficialmente operativo il nuovo regolamento sull’uso delle spiagge e del litorale, approvato mercoledì scorso dal consiglio comunale stintinese, che cambia le regole di accesso e di utilizzo alla spiaggia gioiello, vittima di un insostenibile assalto da parte di locali e turisti, cafoni in egual misura, che rischia di condannarla a una rapida scomparsa.

Il regolamento. Quattro pagine con otto articoli, di cui uno interamente dedicato a uno degli arenili più famosi al mondo, che cambierà in maniera significativa le (cattive) abitudini delle decine di migliaia di bagnanti (in agosto le presenze giornaliere arrivano a 7mila) che soffocano la sabbia bianca e le acque cristalline del simbolo di Stintino.

I divieti. Sei i punti dell’articolo 5 che “blindano” il tratto di sabbia bianca che va dalla discesa di Maestrale all’isolotto della torre. Il primo riguarda lo stop agli asciugamani, annunciato mesi fa tra non poche polemiche: l’utilizzo dei teli da mare verrà consentito solo se posati su stuoie rigide che non raccolgano la sabbia. Ma non basta. Stop anche alla “cicca selvaggia”: da quest’estate è consentito fumare soltanto su viale La Pelosa, sulle passerelle di accesso alla spiaggia e in “angoli fumatori” segnalati da “strutture posacenere” installate nella spiaggia e marchiate con lo stemma comunale. Con i concessionari che dovranno anche loro installare posacenere per i clienti.

Lavapiedi. Via poi ai lavapiedi salvasabbia: i bagnati dovranno utilizzare le postazioni di risciacquo piedi – che saranno installate all’uscita delle passerelle – prima di lasciare la spiaggia. E sarà vietato l’uso di saponi o detergenti.

Stop agli ambulanti. Il regolamento, inoltre, ribadisce il divieto di transito sulle dune che in questi anni, grazie all’azione dell’amministrazione comunale che ha installato passerelle e barriere protettive, sono in gran parte “rinate”, ma che nelle giornate di punta vengono invase da bagnati e ambulanti. E, a proposito di ambulanti, è vietato su tutta la spiaggia «l’esercizio del commercio, compreso quello itinerante e l’esercizio di attività artigianali, artistiche e similari, sia in forma fissa che itinerante».

Multe salate. A controllare sul rispetto delle regole un nutrito intercorpo formato da polizia municipale, barracelli e guardie giurate. E le sanzioni non sono da ridere: si va infatti dai 25 ai 500 euro (i dettagli devono essere ancora determinati dalla giunta comunale). E per chi sgarra con avvicinamenti eccessivi via mare alla spiaggia la botta può salire a 3mila euro.

Il sindaco. Raggiante il sindaco Antonio Diana: «L'approvazione di questo regolamento – sottolina – consente di rafforzare l'azione che l'amministrazione comunale porta avanti a tutela della spiaggia della Pelosa. Un'occasione per dare delle norme comportamentali e di rispetto dell'area, in continuità con il percorso che abbiamo avviato di recente, con la riduzione dei posti auto per dare spazio alla realizzazione di un info-point ambientale sul viale della Pelosa. Un iter che avrà il suo culmine con i lavori per l'eliminazione della strada asfaltata. Questo atto, inoltre, non dimentica le altre spiagge del nostro territorio che devono essere tutelate e per le quali dobbiamo garantire la migliore fruibilità».

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