La Nuova Sardegna

Sassari

Al pronto soccorso solo codici verdi

di Barbara Mastino
Al pronto soccorso solo codici verdi

Ozieri, lo stabilisce il protocollo sperimentale per i trasporti primari urgenti

30 maggio 2018
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OZIERI. Nubi oscure all’orizzonte, ma anche nel presente, dell’ospedale Segni di Ozieri, dove ai disagi quotidiani dovuti in massima parte alle carenze di personale si è aggiunto di recente un ulteriore motivo di preoccupazione. È il depotenziamento sancito nel protocollo sperimentale per i trasporti primari urgenti, dove il Pronto Soccorso del Segni è contemplato esclusivamente per i codici verdi.

Contro il protocollo c’è stata una vera e propria levata di scudi, a cominciare dal consiglio regionale da dove il capogruppo di “Art.1” Daniele Cocco parla di decisione «in netto contrasto con tutti gli impegni assunti dall’assessore alla sanità in fase di discussione della riforma, che sanciva per norma che tutte le strutture presenti all’atto dell’approvazione della stessa mantenessero gli stessi requisiti e anzi venissero potenziate» ma soprattutto punta il dito contro «una provocazione gravissima rispetto ad un territorio che per troppe volte ha dovuto subire tagli sconsiderati non giustificati». Cocco chiede un immediato intervento dell’assessore Arru, ricordandogli gli impegni presi al momento del varo di una riforma «che io e il mio gruppo abbiamo votato, facendo affidamento negli impegni presi. Se gli impegni non venissero rispettati ne trarremo le logiche conseguenze».

Da Ozieri fa la voce grossa contro il declassamento sancito dal protocollo anche Forza Italia, che però da subito non aveva riposto alcuna fiducia negli impegni della Regione, in particolare sul «monitoraggio a posteriori visto da noi come il preludio per un diniego a posteriori». Nel tempo trascorso dalla prima approvazione della legge di riordino, dice il coordinatore Sandro Farina, «niente è stato chiarito in merito ai passi necessari per giungere al I livello e niente è stato fatto. Anzi, la situazione del nosocomio è in costante peggioramento». Fi cita come esempi «i tanti pazienti in lista d’attesa per il trattamento dialitico che non possono essere presi in carico dal centro Dialisi del Segni; la Radiologia che non riesce ad espletare esami che sono necessari a pazienti oncologici; la continua mancanza di personale tecnico specializzato che rende non operativi determinati servizi. Tutti sintomi di una situazione di “smantellamento” che a tutto fa pensare tranne che alle fumose promesse dei nostri amministratori regionali». Il tutto mentre da parte dell’amministrazione comunale di Ozieri persiste «un intollerabile comportamento quieto ed ossequioso».

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