La Nuova Sardegna

Sassari

Monumenti aperti al mondo

A Osilo visitatori anche da Cina e Colombia per l’evento

31 maggio 2018
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OSILO. Sono numeri da record, quelli dell’edizione 2018 di Monumenti aperti: oltre 3500 presenze, con un picco di quasi 800 visitatori al Castello Malaspina, riaperto temporaneamente per l’occasione dopo importanti lavori di restauro. E poi la provenienza dei visitatori, che sta a testimoniare l’interesse crescente verso la manifestazione: si sono registrate presenze perfino dall’Inghilterra, dalla Colombia, dall’Ucraina, dalla Cina.

Risultati dovuti alla quantità – erano ben 13 i siti visitabili – e alla qualità delle proposte allestite dall’amministrazione comunale, con la direzione scientifica di Franco Campus e la collaborazione di associazioni e scuole.

Ma anche al “valore aggiunto” rappresentato dai numerosi artisti osilesi, che quest’anno, con un gesto di generosità e di amore per il proprio paese, si sono voluti tutti spendere gratuitamente per proporre agli ospiti tutta la ricchezza e la vitalità del loro territorio. Francesco Piu fra tutti, con anche Daniela Barca, Veronica Abozzi, Maria Piera Fadda, Francesca Ledda, Matteo Dore, e la corale polifonica Nova Euphonia e gli Humaniora a Santa Vittoria.

E ancora, le tante mostre degli artisti locali e degli studenti dell’Accademia delle Belle arti di Sassari, che hanno arricchito come non mai la manifestazione.

Fra i monumenti, oltre al Castello, finalmente visitabile dopo lunghi anni di lavori, particolare interesse ha destato la riapertura della chiesa di Santa Croce, con la confraternita che raccontava la nascita (XVII secolo) e l’evoluzione della chiesa che a metà del 1900 viene adibita a spazio per il cinema parrocchiale.

Grande successo anche per le domus de janas di Ittiari, conosciute da tempo come uno dei siti di maggiore interesse archeologico, e riscoperte e ripulite per l’occasione.

E poi, le riconferme del Palazzotto Satta, dell’Immacolata Concezione, la chiesa di Santa Croce e quelle del Rosario e di Santa Lucia, di Sant’Antonio e di Bonaria, di Santa Vittoria e San Lorenzo, con la sua la Valle dei mulini.

«Merito a tutti i volontari - più di cento persone impegnate fra le classi dell’Istituto comprensivo di Osilo, le associazioni e il comitato scientifico – dicono il sindaco Giovanni Ligios e l’assessore delegato Alessandro Dore – che hanno saputo presentare e valorizzare al meglio le risorse e i saperi locali». Con l’obiettivo esplicito e condiviso di investire risorse e passione per la ripresa e il rilancio del gioiello in cima al Tuffudesu.

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