La Nuova Sardegna

Sassari

Sorso, sul caso scuolabus ora indaga la finanza

di Salvatore Santoni
Sorso, sul caso scuolabus ora indaga la finanza

Blitz delle Fiamme gialle in Comune: sequestrata documentazione sull’appalto  Un esposto del sindacato Fit Cisl aveva sollevato un presunto caso di parentopoli

02 giugno 2018
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SORSO . L’ombra delle presunte parentele sul caso scuolabus. Nei giorni scorsi gli uomini delle fiamme gialle di Porto Torres si sono presentati al municipio di Sorso per acquisire una serie di fascicoli contenenti la documentazione del vecchio servizio di trasporto scolastico e le certificazioni sui legami di sangue dei funzionari comunali. Le lenti della Guardia di finanza arrivano sugli scuolabus dopo quelle dei carabinieri, che alla fine del 2016 avevano acquisito un ingente mole di documentazione relativa allo stesso servizio, e dopo l’esposto del sindacato della Fit Cisl, che nel maggio del 2016 aveva paventato un conflitto di interessi e denunciato presunte irregolarità per le continue proroghe contrattuali accordate dal Comune alla ditta Valeri Transport. Si tratta della ditta che nel 2011 si aggiudicò la gestione del servizio di trasporto scolastico del Comune di Sorso aggiudicandosi un appalto triennale. Alla scadenza del contratto però, invece di bandire una nuova gara, l’amministrazione comunale decise di dare corso a due anni di proroghe contrattuali. La vicenda venne portata anche all’attenzione dell’assemblea civica dai consiglieri del Pd, Michele Roggio e Daniela Ruiu. Il primo puntò i riflettori sulla girandola di proroghe dell’appalto avvenute negli scorsi anni, prima dell’interruzione del servizio. La seconda, invece, chiese conto all’amministrazione comunale del nolo degli scuolabus che, nonostante l’appalto fosse concluso, erano stati affidati alla stessa ditta. Questo accadeva mentre la gestione degli scuolabus finiva al centro di una bufera culminata con l’occupazione dell’aula consiliare da parte di sessanta famiglie, che avevano presentato formale denuncia in caserma dopo che il Comune aveva cessato il servizio tradizionale per decidere di garantirlo con una formula molto particolare: erogare un contributo chilometrico. Inizialmente la novità fece scattare le proteste dei genitori, che volevano gli scuolabus in strada e non soltanto un contributo monetario. Ma la situazione è rientrata dopo che l’amministrazione ha organizzato una riunione alla presenza delle famiglie e del management della Valeri Transport. Nell’incontro venne deciso che la ditta avrebbe continuato a garantire il trasporto degli scolari in maniera privata, introitando il contributo delle famiglie aderenti alla proposta direttamente dai conti del Comune. Circostanza che scatenò, ancora una volta, le proteste della Fit Cisl, che accusò apertamente l’amministrazione comunale di aver trovato «la soluzione per favorire la ditta amica senza fare la gara d’appalto». La gestione del servizio andò avanti in questo modo per qualche tempo, poi il Comune ha aperto la strada alla chiamata interinale degli autisti per reinternalizzare il servizio. Che negli ultimi due anni ha pesato sulle casse comunali decine di migliaia di euro in meno rispetto al vecchio appalto.

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