La Nuova Sardegna

Sassari

Sirio, l’Arst contrattacca: senza varianti si può fare

di Giovanni Bua
Sirio, l’Arst contrattacca: senza varianti si può fare

L’amministratore Porcu: «Noi possiamo rispettare le scadenze, l’Atp no» L’assessore Careddu: «Il Comune libero di cambiare, ma così si rischia»

03 giugno 2018
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SASSARI. «Bene tenere alta l’attenzione, ma le scadenze per il secondo lotto della metropolitana di superficie si possono rispettare. Basta evitare di allungare i tempi con richieste di ulteriori modifiche al tracciato. Arst è pronta a procedere rapidamente. Cosa che Atp non potrebbe fare».

Mostra i muscoli e snocciola numeri Chicco Porcu, l’ingegnere gestionale ed ex consigliere regionale del Pd che dall’ottobre del 2017 è amministratore unico di Arst.

E rimanda al mittente i non teneri rilievi del sindaco Nicola Sanna, che all’inefficienza della azienda regionale imputava il rischio di perdere 32 milioni di fondi per il tratto di Sirio che metterebbe in collegamento la stazione di Santa Maria di Pisa con Li Punti e Sant’Orsola. Un progetto da 32 milioni di fondi regionali e nazionali che Sanna chiede venga passato all’Atp, per cercare il miracoloso recupero che consenta di passare indenni dalla tagliola del 31 dicembre 2019 per l’aggiudicazione della gara d’appalto e del dicembre 2022 per la messa in esercizio della nuova linea.

«Sarebbe il modo migliore per allungare i tempi di almeno 2 anni – sottolinea Porcu – Arst, infatti, è soggetto esente, in quanto società in house della Regione. Questo significa procedure di affidamento più brevi sulla base del solo progetto preliminare, ovvero senza preparazione del progetto definitivo. Inoltre, essendo Arst una società di diritto privato può recuperare il 22% dell’Iva nel caso specifico un risparmio di 8 milioni. Proprio per questo motivo anche per Metro Cagliari è stata sempre Arst a fare da stazione appaltante».

Sui ritardi di progettazione poi Porcu punta il dito sulla variante proposta dal Comune di Sassari lo scorso 6 marzo: «L’analisi di varianti comporta sempre costi e tempi aggiuntivi. All’ultima proposta del Comune, dopo la necessaria valutazione di fattibilità tecnica abbiamo risposto il 15 maggio spiegando che avrebbe reso necessarie consistenti risorse aggiuntive e l’esproprio di parte di un oliveto con inevitabili resistenze e ulteriore allungamento dei tempi».

Sull’inimicizia per Sassari poi: «È giusto che il sindaco chieda sempre più attenzione per la sua città, ma vorrei ricordargli i recenti forti investimenti destinati al servizio di trasporto pubblico locale sassarese: 6 nuovi treni Stadler per 30 milioni già in esercizio sulla Sassari-Alghero e sulla Sassari-Sorso, 2.2 milioni di euro per la nuova officina ferroviaria a Sassari, 26,5 milioni appena finanziati, per l’adeguamento tecnologico della infrastruttura ferroviaria sassarese e altri 2 milioni per la realizzazione di una nuova officina ferroviaria ad Alghero. Spero che il sindaco di Cagliari Zedda non mi legga perché Cagliari aspetta ancora i nuovi treni e ha, al momento, la linea ferroviaria Isili-Monserrato ferma».

Linea confermata dall’assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu, che lascia l’onere della replica all’Arst, direttamente chiamata in causa, ma tiene a sottolineare: «Sulla metropolitana leggera di Sassari dal primo giorno del mio insediamento, ho lavorato per non perdere i finanziamenti ottenuti per la costruzione delle nuove tratte. Naturalmente questa azione deve essere condivisa con il territorio, esattamente con i sindaci che esercitano le competenze proprie alla pianificazione urbanistica in ambito comunale. Laddove questi richiedessero modifiche ai tracciati già concordati la Regione non può far altro che prenderne atto e verificarne la fattibilità tecnica. Se però, faccio un esempio, i cambi in corso d’opera alterano in modo significativo il quadro economico oppure si rivelano irrealizzabili sotto il profilo ingegneristico, i progetti rischiano di saltare. Di questo dobbiamo essere tutti consapevoli, anteponendo gli interessi della collettività, la sicurezza e la leale collaborazione a ogni altra esigenza».

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