La Nuova Sardegna

Sassari

Da migranti a educatori sportivi e sociali

Consegnati a 23 giovani provenienti dall’Africa i diplomi nazionali Csen per lavorare con i ragazzi

04 giugno 2018
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SASSARI. Da migranti a educatori sportivi. Hanno ottenuto un vero e proprio diploma di “Operatore ludico-motorio” valido a livello nazionale 23 ragazze e ragazzi, tutti giovani migranti, che a partire dai prossimi giorni saranno coinvolti in attività educative e ludico-sportive, realizzate in collaborazione con alcuni istituti comprensivi della provincia di Cagliari.

La cerimonia di consegna dei diplomi nazionali Csen di “Operatore ludicomotorio” si è svolta i giorni scorsi al centro di accoglienza per richiedenti asilo di Baja Sunajola, a Lu Bagnu Castelsardo, gestito dalla cooperativa sociale La Luna, ai giovani migranti che hanno partecipato al programma di formazione di 32 ore, inserito nel progetto “Co.Spo.Rt- Comunità di Sport per la rigenerazione dei territori”, organizzato e promosso dal Csen e sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna, assessorato dell'Igiene e sanità e dell'assistenza sociale.

Alla cerimonia di consegna degli attestati hanno partecipato il presidente regionale del Csen Sardegna, Francesco Corgiolu, il consigliere regionale Roberto Desini, il presidente e il vice presidente della Cooperativa La Luna, Antonio Sanna e Dario Piras, insieme con i docenti che si sono avvicendati nei mesi scorsi nell’attività di formazione. Lo scopo principale del progetto è stato quello di realizzare una batteria di attività a servizio della seconda accoglienza, attraverso la promozione dello sport e della pratica ludico-motoria, con interventi di formazione, sostegno e tutoring, volti a incentivare anche l’autoimprenditorialità nel campo delle professioni sportive ed educative.

I ragazzi che hanno frequentato il corso di formazione, sono tutti ospitati nel centro di accoglienza, e con il conseguimento del diploma hanno acquisito le nozioni professionali che consentono loro di operare e intervenire nei vari contesti educativi, sociali e ricreativi-aggregativi. Tutti i ragazzi coinvolti fanno parte dell’Associazione Culturale Sportiva Dilettantistica e di promozione Sociale Jaama Dambè, affiliata al Csen, interamente formata da giovani migranti, provenienti principalmente dai territori dell’africa centrale: Nigeria, Gambia, Senegal e Ghana. È l’unica Aps, fondata e interamente rappresentata da cittadini e cittadine straniere extra Ue, nel panorama della promozione sociale e sportiva del nostro territorio regionale, e si tratta di un’associazione nata spontaneamente all’interno del centro di accoglienza di Lu Bagnu. «Lo sport dimostra ancora una volta - ha detto Francesco Corgiolu - di avere un grande potenziale per contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e alla creazione di nuovi posti di lavoro grazie ai suoi effetti positivi sull'inclusione sociale».

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