La Nuova Sardegna

Sassari

Riforniva di droga la Costa Smeralda, sgominata una banda di 17 persone

Riforniva di droga la Costa Smeralda, sgominata una banda di 17 persone

Dieci sono finite in carcere, sette agli arresti domiciliari. Giro d'affari da 15 milioni di euro. Tra gli arrestati un vigile del fuoco, uno skipper e numerosi commercianti

04 giugno 2018
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SASSARI. Producevano marijuana in grandi quantità e la rivendevano in Costa Smeralda e in altre zone del nord est della regione, con un giro d'affari di 15milioni di euro. Per diciassette persone, dalle prime luci dell'alba di oggi, lunedì 4 giugno, sono scattate le misure cautelari decise dal gip del tribunale di Sassari ed eseguite dai carabinieri. In dieci sono finiti in carcere, gli altri sette ai domiciliari.

Le indagini, partite dalle intercettazioni successive all'omicidio di Pietro Nieddu ad Alà dei Sardi, e coordinate dalla Procura della Repubblica di Sassari, sono state eseguite carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari, e per l'esecuzione delle misure cautelari di oggi hanno collaborato il 10° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Olbia Venafiorita, lo Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna, due unità cinofile per la ricerca di armi, esplosivo e droga, i Comandi Provinciali dei Carabinieri di Cagliari e Nuoro, il Reparto Territoriale Carabinieri di Olbia e dalle Compagnie Carabinieri di Ozieri, Tempio Pausania, Macomer (NU), Sassari, Bono, Alghero e Porto Torres.

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Le indagini hanno dimostrato che il centro nevralgico dell’organizzazione del traffico di ingenti quantitativi di droga era gestito in Alà dei Sardi da personaggi del luogo, a loro volta in contatto con numerosi soggetti abitanti a Olbia; questi ultimi avevano messo in piedi una fittissima rete di traffico e di spaccio che, soprattutto nel periodo estivo e in concomitanza con la maggiore presenza di turisti, era in grado di rifornire moltissimi locali e strutture ricettive non solo della Costa Smeralda ma più diffusamente di tutto il nord-est della regione.

In carcere sono finiti Lucio Baltolu, 57 anni di Alà dei Sardi ma residente a Olbia (attualmente in carcere a Uta); Quirico Antonio Bacciu, 29 anni, commerciante ozierese residente a Buddusò; Salvatore Baltolu, 58 anni, allevatore di Alà dei Sardi; Fortunato Helton Davoli, 38 anni, ozierese residente a Olbia; Mirko Deiana, 33 anni, di Olbia; Antonello Melis, 43 anni, vigili del fuoco originario di Lanusei, ma residente a Loiri Porto San Paolo; Bachisio Montesu, allevatore 47enne di Orune ma residente a Monti; Dusan Petrovic, 29 anni, cameriere nato a Roma ma residente a Olbia; Luigi Usai, commerciante di 41 anni di Alà dei Sardi; Gesuino Zarra, allevatore di 66 anni di Buddusò residente a Olbia.

AI domiciliari sono finiti Giovanni Canu, commerciante di 40 anni di Buddusò; Marco Castelletta, commerciante di 29 anni di Borgomanero residente a Olbia;  Massimiliano Castelletta, commerciante di 34 anni di Borgomanero residente a Olbia; Antonio Sebastiano Corsi, 59enne di Nuoro; Oscar Raffaele Garau, skipper di 54 anni di Iglesias residente a Santa Teresa di Gallura; Gabriele Mascia, commerciante 60enne originario di Cagliari ma residente a Nuoro; Natascia Petrovic, cameriera 30enne di Bari residente a Olbia.

L’operazione di oggi, nel suo complesso, ha consentito di interrompere un ingente e altamente remunerativo flusso di stupefacenti destinato soprattutto ai giovani.

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