La Nuova Sardegna

Sassari

Alta temperatura in stiva su nave carica di carbone

di Gianni Bazzoni
Alta temperatura in stiva su nave carica di carbone

Vigili del fuoco impegnati per tutta la giornata per raffreddare il combustibile Le 66mila tonnellate destinate alla centrale elettrica, oggi nuove verifiche

05 giugno 2018
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SASSARI. Una nave carboniera è da ieri sotto osservazione nella banchina del porto industriale dove si svolgono le operazioni di scarico dei combustibili destinati alla centrale elettrica di Fiume Santo. I tecnici infatti hanno rilevato un aumento della temperatura nella stiva e immediatamente sono scattate le operazioni di sicurezza con l’intervento delle squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Sassari. In questi casi il fenomeno possibile è quello dell’autocombustione e occorre fare in modo che non ci sia un surriscaldamento eccessivo fino all’incendio vero e propriodel combustibile.

La nave che batte bandiera panamense e proviene dalla Russia ha un carico di 66mila tonnellate di carbone che dovranno essere movimentate e trasferite fino alla centrale di Fiume Santo con il nastro trasportatore.

I vigili del fuoco hanno provveduto a raffreddare il carico con continui getti d’acqua e la temperatura che aveva raggiunto e superato i 250 gradi è poi scesa fino a 100 e in serata a 80. Ma il monitoraggio dei vigili del fuoco - che hanno proseguito con il turno di emergenza - è andato avanti per tutta la notte per verificare se il problema è definitivamente superato o meno. Ulteriori valutazioni sono previste nella mattinata di oggi.

L’obiettivo dovrebbe essere quello di cominciare a svuotare la stiva da parte del carico di carbone in modo da completare le operazioni di raffreddamento del combustibile in maniera definitiva.

Un episodio simile si era già verificato qualche anno fa, in quel caso c’era stato proprio un incendio del carbone e le operazioni dei vigili del fuoco e della capitaneria di porto erano andate avanti per oltre due giorni.

La fase successiva, infatti, una volta scaricato il carbone riguarda la gestione e la movimentazione in condizioni di sicurezza fino alla centrale di Fiume Santo.

Saranno i vigili del fuoco, comunque, a dare il via libera alla movimentazione. Perché nel caso la situazione dovesse nuovamente peggiorare, allora potrebbe essere presa la decisione di allontanare la nave carboniera dalla banchina e posizionarla in un punto, in mare aperto, dove è possibile agire anche con i mezzi nautici antincendio.

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