La Nuova Sardegna

Sassari

Fu la prima casa di cura realizzata in Sardegna

Fu la prima casa di cura realizzata in Sardegna

Quasi cent’anni di storia per il “piccolo ospedale” di viale Italia fondato da medici e imprenditori

10 giugno 2018
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SASSARI. A cavallo tra l’Ottocento e il Novecento succedeva così: un gruppo di illuminati – e con il fiuto per gli affari – notabili sassaresi creava imprese che avrebbero fatto la storia della città. Erano spesso amici o anche parenti che brillavano in professioni come l’avvocatura, la medicina, l’industria, avevano idee e uno spiccato senso per l’imprenditorialità, e patrimoni personali anche frutto di ricchezze familiari. È accaduto con la Nuova Sardegna, ad esempio, e anche con il Policlinico Sassarese, prima casa di cura privata nata in Sardegna. Tempi in cui la città dettava la linea in molti campi in tutta l’isola. La storia del Policlinico Sassarese nasce, diciamo così, nel poliambulatorio situato in viale Dante che nel primo dopo guerra aprirono il radiologo Francesco Bua, zio dell’attuale presidente del cda Piero Bua, e il chirurgo Giovanni Andrea Pietri. I due medici, attraverso quell’esperienza, si convinsero che i tempi fossero maturi per dare alla città altri servizi sanitari, in una forma organizzata. Pensarono in grande, pensarono a un ospedale che fornisse prestazioni sanitarie e condizioni di degenza di qualità a tutto il Nord Sardegna. Così il 15 luglio 1921 fu costituita la Società per Azioni “Policlinico Sassarese” in cui furono coinvolti imprenditori e alcune delle più facoltose famiglie di Sassari e del circondario. Occorreva disporre di capitali ingenti per la costruzione della clinica privata e la risposta da parte dei soci non mancò. Lo statuto venne edito nel 1922 dalla Tipografia Giovanni Gallizzi. In quattro anni il “Policlinico” fu tirato su in viale Italia, dove da allora ha sempre continuato ad operare. Un bell’edificio in stile Liberty, poi cancellato con la ristrutturazione negli anni Settanta. All’epoca era una costruzione all’avanguardia per le soluzioni tecniche adottate. Cominciò a fornire assistenza anche pubblica tanto che il primo accreditamento risale al 1926.

Si cominciò con tre reparti: la chirurgia diretta da Giovanni Andrea Pietri, l’oculistica guidata da Pasquale Azzena e la radiologia con a capoFrancesco Bua a cui poi si aggiunse l’ otorinolaringoiatria di cui era responsabile i Gavino Dore. Ma venne realizzato anche un reparto di medicina per il ricovero dei pazienti dei professionisti sassaresi. Negli Anni Sessanta Piero Bua e Andrea Carta assunsero la guida del Policlinico. Da allora cominciò l’espansione con nuovi reparti e servizi. Poi, nell’ultimo decennio la crisi. (p.f.)



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